Una grande famiglia, un gruppo di visionari, che 25 anni fa – era il 24 novembre 1998 – ha creduto in un sogno chiamato Oriocenter, nato come mall (e già questo era rivoluzionario, soprattutto per l’epoca, soprattutto per il contesto in cui è sorto), ma oggi divenuta una vera e propria piazza, una comunità, una città in miniatura dove – oltre ovviamente a fare shopping – le persone possono mangiare, passare momenti di divertimento, curarsi, andare al cinema e tanto altro ancora.
Un successo reso possibile grazie a chi, sin dal primo giorno ci ha creduto e ha lavorato per renderlo possibile, ogni giorno: gli operatori (unitisi in un Consorzio). Come è stato più volte sottolineato ieri, martedì 5 dicembre, durante la festa per i 25 anni del mall presso l’Uci Cinemas di Oriocenter, condotta da uno spumeggiante Omar Fantini e da una irreprensibile Simona Befani.
Oriocenter è un luogo dove tutto è possibile, dove i dipendenti sono diventati titolari di attività, un luogo dove “si è cresciuti tutti insieme”. Come il “primo cittadino” del mall, il direttore Ruggero Pizzagalli – valdimagnino legatissimo alla sua valle, così come al suo centro commerciale – a Oriocenter dal primo giorno come responsabile della vigilanza poi vicedirettore e infine direttore, ruolo che ricopre da 17 anni, anche se – scherzando – dice: “ho saputo solo oggi che la mia prova, dopo 17 anni, è passata”. “Crescere”, questa è sicuramente la parola chiave della giornata, ripetuta più volte, quasi come un mantra, quasi come a voler dare un monito alle nuove generazioni: se lavori bene, qui a Oriocenter puoi esprimere le tue qualità, arrivare dove vuoi. E così è stato per molti.
E non è un caso, infatti, che lo stesso mall è passato da 140 negozi (39 dei quali ancora oggi attivi) e 1.300 lavoratori a 300 negozi e oltre 3 mila dipendenti oggi. In mezzo due ampliamenti importanti nel 2004 e nel 2017 – che lo hanno portato ad una dimensione di 105 mila metri quadrati – confermandolo il centro commerciale più grande d’Italia e tra i più grandi d’Europa. In questi 25 anni, 39 attività sulle 140 iniziali sono ancora presenti. E sono proprio loro, le attività storiche e i dipendenti fedelissimi protagonisti della giornata, premiati con un riconoscimento per i 25 anni di attività (ai dipendenti una gift card dal valore di 100 euro e un ingresso omaggio a QC Terme per due persone).
Al telefono, il presidente Antonio Percassi – e di certo non poteva mancare un intervento dall’uomo dove tutto è cominciato: “La mia fortuna è stata quella di girare il mondo per aprire i negozi Benetton. Tornando poi a Bergamo ho pensato che potevamo replicare quel modello anche qui, visto che stavano nascendo dei centri commerciali, ma non di questa entità. Ho acquistato un terreno di fronte all’aeroporto, che era destinato a crescere. Ho fatto un progetto internazionale, che mi ha emozionato. Oggi sono felice, soprattutto di fare i complimenti alle persone che lavorano lì da 25 anni. A loro va un grande abbraccio”. Ma non tutto andò liscio, perché il territorio non abbracciò immediatamente quel progetto gigantesco e le “banche bergamasche non mi aiutarono“ ricorda Percassi che trovò, invece, disponibilità dalle banche torinesi.
“Grazie a voi – esordisce un emozionato Ruggero Pizzagalli, rivolgendosi alla platea dove sono seduti i dipendenti; alcuni come lui lavorano a Oriocenter dal primo giorno – all’epoca avevo 22 anni, quando ho iniziato. Il successo di Oriocenter è grazie a voi, in primis. Qualche giorno prima dell’apertura, Oriocenter era ancora un cantiere. Ci sono tante belle storie da raccontare, da dipendenti diventati responsabili, commesse diventate titolari, persone che hanno iniziato con me e oggi sono ancora qua”.
A prendere la parola anche il primo presidente del Consorzio Paolo Malvestiti: “Sicuramente è passata tantissima acqua sotto i ponti. Noi come consumatori eravamo abituati ai centri storici e passare dal centro storico a centro commerciale non è stato facile. Ma siamo riusciti creando un grande brand, con la grande professionalità degli operatori che hanno lavorato da sempre in questo centro. Poi ci sono stati Covid, guerre, e oggi ci confrontiamo con le vendite online, altro problema non ancora risolto da Confcommercio. Un tarlo che pesa troppo. A contraddistinguere il centro è l’alta professionalità dei nostri operatori”.
Giancarlo Bassi, per 17 anni presidente del Consorzio, fino al 2019: “Sono stati 17 anni proficui. L’idea era che Oriocenter diventasse un’icona di Bergamo, come Città Alta, il Donizetti, l’Aeroporto e l’Atalanta. Le iniziative in centro città non si riusciva a farle, mentre qua avevamo la possibilità di lavorare collettivamente. Oriocenter è diventata la seconda piazza della città, l’aeroporto è cresciuto molto e ci ha favorito nella nostra crescita”. Ramona Passeri, consigliere del Consorzio Operatori Oriocenter, partita come dipendente: “Una trasformazione che non poteva essere se non davanti a chi lavora, agli operatori. Essere un operatore, oggi, signfica essere generosi, significa amare”. A portare il loro saluti anche il sindaco di Orio al Serio, Alessandro Colletta e di Azzano San Paolo, Lucio de Luca (pochi lo sanno, ma Oriocenter insiste anche sul territorio di Azzano).
Premiati i negozi storici: Autogrill, Bata, Bottega Verde, Brums, Calzedonia, Camiceria Orio, Casa Fortuna, Chicco, Divani & Divani, Douglas, Foot Locker, Foppapedretti, Intimissimi, Iper, Kasanova, Kiko, Mayfair, Mc Donald’s, Mediaworld, Motivi, Nike, Oregon, Pelletteria Boschini, Pelletteria Luisa, Shangai Quick, Sweet Service.