La comunità di Berbenno con il sindaco Claudio Salvi ha ospitato lo scorso weekend, dall’1 al 3 settembre, sessanta francesi arrivati dal Dipartimento della Haut-Doubs, originari di Berbenno, giunti in Italia per festeggiare il raduno del casato del cognome “Salvi”. Qualcuno è tornato dopo anni, qualcuno non c’è mai stato, è l’occasione per vedere finalmente il luogo d’origine dei propri avi.
Il programma ha previsto: arrivo venerdì 1 settembre, visita nelle contrade di Berbenno e parenti e, alle ore 17, ricevimento dei Salvi con rinfresco all’oratorio San Giovanni Bosco, scambio di saluti e doni da entrambe le comunità italo-francesi con la presenza dell’Amministrazione comunale di Berbenno e il parroco don Michele Lievore che dapprima ha presentato ai francesi le meraviglie della parrocchiale dedicata Sant’Antonio Abate.
Gli accompagnatopri, il signor Benvenuto Salvi, promotore ed organizzatore dei raduni in Francia, ed il presidente Martial Courvoisier dell’Associazione francese dei “Salvi” coniugato con la berbennese Isabelle Salvi, i suoi genitori abitavano nella frazione di Foppo-Caminetti, gli ospiti francesi sono stati omaggiati con gagliardetti del comune di Berbenno e ai signori Benvenuto e Martial con due splendide stampe antiche raffiguranti la Basilica di Santa Maria Maggiore e piazza Duomo di Bergamo.
E’ tradizione, per il casato Salvi, ricordare e festeggiare ogni anno, nella prima domenica di settembre, a rotazione, nei paesi francesi di Mouthe, Pontalier o Rochejean, ovvero nel paese “italiano” di Berbenno. Il comune di Berbenno ha donato come ricordo ad ogni francese un pieghevole formato A/3; nella prima pagina è raffigurato lo stemma rappresentato nei quattro simboli: (1)titolo:Gentilizio (2)aquila:Forza (3)tre stelle (4)campi alberati:Il lavoro, mentre nelle pagine centrali del pieghevole è accennata breve storia dell’araldica di provenienza del cognome dei Salvi e il programma, a sinistra in lingua italiana e a destra in francese.
L’ultima pagina ritrae il dipinto del pittore Gian Maria Salvi nato proprio a Mouthe il 27 giugno 1950, residente a Berbenno dal 1955. Jean Marie è il nome di battesimo che gli diedero i suoi genitori berbennesi emigranti, i quali rientrarono definitivamente nell’agosto 1955 con gli altri due fratelli di Jean Marie, Roberto nato a Pontalier e Maria Odilia nata a Levier. Il dipinto, il cui titolo è Fratellanza, è un acrilico su tela di cm.50×70. Tra le tante affermazioni pittoriche dell’artista italo-francese,segnaliamo nel 1996 la nomina a Cavaliere dell’Arte a Sassari.
Nell’anno 2000, in collaborazione con il pittore Mario Cornali (1915/2011), ha realizzato insieme il graffito ad affresco nella Sala Pro Loco di Berbenno, sempre nel 2000, per l’anno del Giubileo, Salvi ha presentato 24 tavole di dipinti “sacri” accompagnati da testi poetici del poeta berbennese Ulderico Capelli (1947/2023)nella Cappella dedicata alla Madonna di Lourdes adiacente alla parrocchiale di Sant’Antonio abate a Berbenno, nel 2009 riceve la medaglia d’oro alla Camera di Commercio dell’Associacione Artigiani di Bergamo, nel 2010 su commissione del comune di Berbenno realizza l’opera”Cristo in croce”nel tamburo centrale del cimitero comunale di Berbenno. Infine nel 2015, a Roma, espone una sua opera alla collettiva di pittura internazionale ”Artisti per il Giubileo” in onore a Papa Francesco. Salvi ha inoltre esposto in diverse città italiane, nel 2022 per i suoi 60 anni d’attività di pittore ha esposto la sua antologica personale presso la”Casa del Previtali” a Berbenno.
LA STORIA DEI SALVI
Il cognome dei Salvi dovrebbe derivare dalla frase di carattere religioso”Salvi In Dio”, ma non è esclusa l’origine etnica del popolo franco dei Salvi che viveva in Provenza nel secolo IV d.C.Tracce del cognome si trovano già nell’anno 1174 riferite al siciliano Baldino de Salvo che fu abile ambasciatore. Di questo casato si ricorda l’antico ramo presente a Firenze sin dal 1389,un’altra discendenza dei Salvi ebbe dimora a Prato e venne iscritta alla nobiltà nel 1764. Nella storia di Bergamo compare Severo, ambasciatore di Venezia nel 1562; Nicola dal 1699 al 1751, architetto di origine bergamasca, autore della Fontana di Trevi a Roma. Matteo della Botta di Sedrina nel 1816 fu un direttore d’orchestra e compositore.
Il casato si fregia dello stemma”Gentilizio” da noi riconosciuto nella blasonatura del ramo di Francesco la cui importante libreria contribuì ad arricchire i fondi della Biblioteca Civica di Bergamo. Le famiglie Salvi nella provincia di Bergamo sono circa 1.234 diffuse principalmente in città e a Berbenno, in Italia sono attualmente registrati 5.869 Salvi, distribuiti nel seguente modo: in prevalenza il cognome Salvi è diffuso nel nord Italia (57.6%)centro Italia (35.9%)e al sud e isole (6.5%).
Nella serata di venerdì 1 settembre i francesi si sono trasferiti per il pernottamento Almenno San Salvatore con cena ore 20 in Hotel e sabato 2, con sveglia ore 8, i Salvi francesi sono partiti alla volta del comune di Bergamo accompagnati dal Commendatore Carlo Personeni in veste di presidente degli emigranti all’estero, direttore della rivista ”Bergamaschi nel mondo” accompagnati da esperte guide in lingua francese che illustreranno ai Salvi le bellezze della nostra Città Alta per poi pranzare al ristorante Circolino.
Domenia 3 settembre, ultimo giorno di permanenza della loro gita in onore del casato dei Salvi, i francesi hanno assistito alla celebrazione della Santa Messa nella grotta del Santuario della Madonna Addolorata della Cornabusa con le autorità civili e religiose, a seguire il pranzo conviviale al ristorante della Cornabusa ed infine per i saluti augurando un buon rientro in Francia,con l’augurio di rivederci alla prossima occasione.
“Per noi berbennesi – fanno sapere gli organizzatori – è stato un piacere accogliere questi nostri amici emigranti che rappresentano con la loro laboriosità il nostro paese e cognome all’estero. Si ringrazia di cuore quanti si sono prestati per la buona riuscita di questa manifestazione italo-francese, soprattutto Benvenuto Salvi storico organizzatore del raduno dei Salvi con il suo brillante presidente Martial Couvoisier dell’Associazione francese,i Salvi berbennesi con il sindaco Claudio Salvi con il consigliere comunale Alma Offredi”.