Sciopero a Ruspino, Sanpellegrino: ”Increduli. Il comparto bibite soffre, investiamo sull’acqua”

La risposta di Sanpellegrino allo sciopero a Ruspino: ''Siamo rammaricati e increduli per le reazioni negative che registriamo nel territorio. Stiamo investendo sulle acque minerali, in forte crescita, a differenza delle bibite tradizionali zuccherate''
22 Gennaio 2021

In merito allo sciopero dei lavoratori sulla previsione dello stop alla produzione delle bibite in vetro e degli aperitivi fino ad ora prodotti nello stabilimento di Ruspino, arriva la risposta ufficiale di Sanpellegrino che riportiamo per intero di seguito.

Siamo rammaricati e increduli per le reazioni negative che registriamo nel territorio rispetto a un piano di investimenti, accolto con favore dal sindacato a livello nazionale, e che punta a incrementare le produzioni e l’occupazione dello stabilimento di San Pellegrino Terme – si legge in una nota ufficiale arrivata in redazione –, anche in considerazione del momento delicato e di non facile congiuntura economica, per il nostro Paese.

Stiamo investendo su un segmento, quello delle acque minerali e dei prodotti a base di acqua, in forte crescita in tutto il mondo, che ci garantirà ulteriori sviluppi anche in futuro, a differenza del comparto delle bibite tradizionali zuccherate che sta soffrendo e sta registrando trend negativi da anni.

Con questo investimento, del valore di 50 milioni di euro, abbiamo deciso di installare due nuove linee produttive nello stabilimento di San Pellegrino Terme, per assicurare un adeguato sostegno alla crescente domanda dell’acqua S.Pellegrino, apprezzata in oltre 150 paesi nel mondo, e di Essenza, l’acqua aromatizzata che sta diventano la regina del trend del bere buono e salutare in rapida crescita. Solo negli Stati Uniti, la nostra San Pellegrino Essenza è arrivata, a soli 2 anni dal lancio, a vendere 150 milioni di pezzi tra bottiglie e lattine.

Per realizzare questo piano che incrementerà di oltre il 20% la capacità produttiva dello stabilimento di San Pellegrino Terme – tenendo conto dei vincoli logistici e dell’esigenza di lavorare sempre con la massima sicurezza – è necessario rimuovere le linee che producono bibite in vetro, attualmente sotto utilizzate a causa della riduzione della domanda di mercato. Il piano di sviluppo punta quindi a consolidare la competitività dello stabilimento concentrando le produzioni sul core business dell’acqua minerale e dei prodotti a base di acqua, per assicurare un adeguato sostegno alla domanda di un mercato in costante crescita, a differenza di quello delle bibite tradizionali zuccherate, che negli ultimi anni sta continuando a perdere volumi.

Sanpellegrino limiterà lo strumento della cassa integrazione a un massimo di 20 persone che lavorano sulle linee vetro, rispetto ai 448 dipendenti dello stabilimento di San Pellegrino Terme. Si tratta di una situazione temporanea, legata al calo dei volumi del fuori casa per l’emergenza Covid-19, che avrà una durata dal 1° febbraio al 31 marzo nel rispetto di quanto previsto dal governo. Confidando in una logica di interesse comune ci auguriamo che la situazione si risolva al più presto”.

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