Nel mese di aprile è stata eletta la Big Bench preferita dal gruppo dei “Panchinisti Itineranti” tanto è stato il successo che ha registrato in pochi mesi di vita. È la panchina gigante n.128 di Santa Croce (frazione di poco più di 400 anime di San Pellegrino Terme), la “Big Bench che unisce tutti” e che cela dietro alla sua seduta fuori scala una comunità attenta e collaborativa, unita sotto un unico nome: l'Associazione Santa Croce.
A poco più di un mese dalla sua posa ufficiale, avvenuta a marzo, nella mattinata di mercoledì 2 giugno si è tenuta l'inaugurazione ufficiale: una cerimonia con pochi intimi, cullata dai nostalgici canti di montagna eseguiti dal nostrano Coro Figli di Nessuno ma soprattutto partecipata dai “Giovani Rapaci” dell'Associazione, orgogliosi “genitori” della Big Bench. Proprio loro, infatti, si sono occupati del suo assemblaggio e trasporto nella sede attuale.
“La capacità che ha avuto l'Associazione di coinvolgere tutte le persone, da quelle più mature ai più giovani, per seguire un obiettivo comune è l'aspetto più importante che va sottolineato – sono state le parole del sindaco Vittorio Milesi, che ha presieduto l'inaugurazione insieme a Don Sergio Bonacquisti e al Presidente dell'Associazione, Adriano Avogadro –. L'aver visto tutti i giovani della frazione riuniti per realizzare questa iniziativa, orgogliosi di averla realizzata e orgogliosi di vivere qui, credo che sia il messaggio più bello che possa essere trasmesso anche al resto del territorio del nostro Comune”.
Fra un canto e l'altro, quegli stessi giovani hanno voluto celebrare la “loro” panchina con un piccolo omaggio scenografico, liberando in aria un'esplosione di fumogeni bianchi e blu, gli stessi colori della Big Bench. “Non avremmo mai immaginato un tale successo – ha commentato il presidente Avogadro – Per questo motivo devo ringraziare alcune persone che hanno reso possibile la sua realizzazione: l'amico Celeste, che ci ha fatto scoprire questa iniziativa, il proprietario del terreno Fabio Mosca, che ci ha concesso il comodato d'uso gratuito lo spazio per avviare il nostro progetto, i nostri Giovani Rapaci e tutti i membri dell'Associazione. Grazie agli amici del canale YouTube “Sempliciare”, che ci hanno raggiunti da Torino, appassionati di Panchine giganti. C'è da dire che la nostra un record ce l'ha: è la prima in Valle Brembana. E ne siamo particolarmente orgogliosi”.
(I giovani con i fumogeni)
Dopo il consueto taglio del nastro, affidato ai bambini di Santa Croce, sedersi sulla Big Bench ed ammirare il panorama è d'obbligo: la panchina fuori scala è, infatti, posizionata sul Monte Corno, in un punto da cui è possibile osservare la media Valle Brembana – San Pellegrino Terme, Zogno e San Giovanni Bianco ed il suo proseguo verso l'alto – e la vicina Val Serina, mentre durante le giornate più cristalline non è raro scorgere in lontananza perfino la Pianura Padana. Come raggiungerla? Dopo aver posteggiato al parcheggio comunale di Santa Croce nei pressi della Chiesa Parrocchiale, è necessario imboccare un sentiero (ben segnalato) e proseguire per circa 45 minuti a piedi. Attenzione, però: esiste una strada carrozzabile, ma non è possibile percorrerla in macchina ed è vietato lasciare la propria auto in località Salvarizza.
Ogni “Panchinista” appassionato che si rispetti possiede un passaporto con i timbri di tutte le Big Bench visitate. Anche a Santa Croce è possibile ottenere il proprio e sia il passaporto che il timbro sono disponibili presso il Bar del Campo Sportivo – non molto lontano dal parcheggio comunale –, al Supermercato Galizzi e all'Agriturismo “La Fruslina”. Le iniziative organizzate dalla ridente comunità di Santa Croce, però, non sono certamente finite qui. Dopo la realizzazione del cartello d'ingresso al paese e dell'orto dei bambini, domenica 20 giugno ci sarà l'inaugurazione del Sentiero CAI 561, un circuito ad anello che parte da Santa Croce, per raggiungere poi il Pizzo Rabbioso, la Croce del Monte Corno e poi si nuovo Santa Croce. Un percorso particolarmente adatto alle famiglie, incorniciato dalla meraviglia del territorio montano.
Per il futuro, invece, l'Associazione ha in programma un progetto di recupero di due vecchie fontane – una nella bella località Salvarizza, mentre l'altra in località La Sorte – e dei ruderi di un vecchio mulino del 1740, i cui lavori saranno affidati ai Giovani Rapaci. “Ma il nostro sogno – ha concluso il presidente Avogadro – rimane l'apertura di una via ferrata sulla Corna Maria, il più alto fra gli speroni rocciosi che dominano l'area, e sulla Corna Pedezzina. A causa del notevole impegno di spesa, al momento non è ancora possibile realizzarla, ma visto il grande successo della panchina speriamo in futuro di farcela. La nostra avventura come Associazione Santa Croce non si ferma qui e continuerà ancora con l'aiuto di tutti. Grazie di cuore”.
(Il taglio del nastro)