L’Istituto David Maria Turoldo di Zogno dal 2006 fornisce ai ragazzi delle classi quinte un corso di difesa personale dalla durata di 12 ore.
È la professoressa Agata Sinacori, insegnate di educazione fisica, che ci parla di come l’idea è nata: “Un giorno, nel 2006, mi trovavo in una palestra a Zogno, ed è qui che ho incontrato Paolo Locatelli, un maestro di arti marziali di Almenno San Salvatore, che stava svolgendo un corso di difesa personale. È stato lì, in quel momento che ho avuto l’idea di proporre questo corso anche nel mio Istituto”.
Scelta che è stata fin da subito supportata e che ad oggi prosegue sotto l’approvazione del dirigente scolastico Claudio Ghilardi. È proprio lui che ci parla dell’importanza di questo corso: “Decidiamo ogni anno di riproporre il corso di difesa personale per diversi motivi. In particolare, il corso ha la finalità di fornire ai ragazzi uno strumento per farli sentire più sicuri, più forti e farli di conseguenza stare meglio. Se una persona vive con la paura che possa trovarsi in una situazione di pericolo, questo la porterà a stare male mentalmente. Conoscere invece il modo attraverso il quale ci si può difendere, aiuta i ragazzi ad acquisire maggiore consapevolezza e a gestire la paura -, ci spiega, per poi proseguire – Purtroppo la scuola non può impedire che certi fenomeni avvengano, ma possiamo educare i ragazzi, attraverso la sensibilità, attraverso lezioni dedicate a questi temi, ma anche permettendo loro di potersi difendere concretamente in un momento di bisogno”.
Nonostante questo corso venga svolto ogni anno, quest’anno è risultato ancora più importante fornire ai ragazzi uno strumento di autodifesa. Difatti, i casi di catcalling (molestie di strade, che consistono in molestie sessuali, verbali e quant’altro) hanno colpito l’84% delle donne italiane solo nel 2020, come riporta “Hollaback!”, un gruppo statunitense anti-molestie che collabora con la Cornell University. Un numero agghiacciante, davanti al quale da ben 15 anni l’Istituto Turoldo ha deciso di lottare.
Quest’anno il corso si è svolto in modo un po’ diverso dal solito a causa della situazione COVID. Difatti sono state prese tutte le misure di sicurezza necessarie: si è lavorato con indosso le mascherine, si sono tenute disinfettare le mani e le superfici, si è mantenuta la distanza e non vi è stato contatto fisico.
Si è deciso di promuovere anche quest’anno il progetto, nonostante le limitazioni, perché le aggressioni non si prendono una pausa, e dunque è giusto continuare a imparare a difendersi. Il maestro di arti marziali stesso, Paolo Locatelli ci spiega: “La difesa personale è importante perché si scoprono i propri limiti, le proprie possibilità e ci si prepara. Non si tratta di istruire i ragazzi a combattere, assolutamente, ma si spiega come affrontare una situazione di pericolo, utilizzando solo ed esclusivamente come soluzione finale il contatto fisico”.
I ragazzi delle classi quinte dimostrano un grande interesse e massima serietà per questa attività, proprio perché purtroppo la scuola non è estranea a questi episodi di molestie, anche se il dirigente Ghilardi, ci tiene a sottolineare che nell’istituto non sono mai stati segnalati casi di questo tipo, ma enfatizza il ruolo morale che la scuola ha difronte a ciò che ci circonda.