Mezzoldo, due positivi al Rifugio Madonna delle Nevi: in quarantena 56 persone

Al Rifugio, domenica scorsa, è arrivata una comitiva di 50 ragazzi – tutti giovanissimi, fra i 15 ed i 25 anni – provenienti da più zone d'Italia e anche oltre confine: fra loro è stata riscontrata una positività in due tamponi antigenici.
4 Agosto 2021

La variante Delta dilaga, soprattutto fra i più giovani. E anche la Valle Brembana non ne è immune: dopo il focolaio a Zogno, dove sono stati trovati 31 positivi fra i ragazzi dell'oratorio appena tornati da una settimana trascorsa al mare, un nuovo allarme arriva da Mezzoldo e più precisamente dal Rifugio Madonna delle Nevi.

Qui, domenica scorsa, è arrivata una comitiva di 50 ragazzi – tutti giovanissimi, fra i 15 ed i 25 anni – provenienti da più zone d'Italia e anche oltre confine: fra loro è stata riscontrata una positività in due tamponi antigenici, svolti dopo la comparsa di alcuni lievi sintomi.

In rifugio, che ospita un centinaio di posti letto, non c'era nessun altro, ma ora l'intero gruppo ed il personale venuto a contatto – in quarantena nel rifugio – dovrà sottoporsi a tamponi (56 in totale), programmati per la mattinata di oggi 4 agosto.

 

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Vista la difficoltà a spostarsi in sicurezza fino all'ospedale di San Giovanni Bianco, l'Ats si è organizzata per raggiungere il luogo con alcune infermiere di famiglia. Domani si sapranno i risultati e allora si agirà di conseguenza: i negativi potranno tornare a casa, anche se Ats raccomanda di farlo con al massimo due persone per auto a mascherina indossata senza fare tappe intermedie, mentre in caso di eventuali positivi per loro scatterebbe la quarantena di dieci giorni.

Il Rifugio al momento è aperto ma svolge soltanto servizio all'esterno, mentre i ragazzi coinvolti potranno uscire dalla propria stanza soltanto in piccoli gruppi per evitare un'ulteriore diffusione del contagio, anche se in realtà – precisano da Ats – si trattava di una raccomandazione avanzata fin dall'inizio, prima dell'avvio delle attività estive.

I giovani arrivati a Mezzoldo provengono da diversi luoghi d'Italia, come Verona, Monza e Brianza, Roma e perfino Svizzera. Alcuni di loro giungevano da un'altra vacanza-campeggio in zona di Edolo: ciò potrebbe rendere ancora più difficoltoso tracciare i contatti di chi è risultato (o potrebbe risultare) positivo al tampone.

(Fonte: bergamo.corriere.it)

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