2400 chilometri, 17 giorni e una bicicletta: questo il viaggio che ha portato Lucia Giupponi, 35enne dottoressa in Scienze Motorie di Lenna, a partire dal suo paese dell'alta Valle Brembana per raggiungere una delle “Colonne d'Ercole” del mondo antico, la britannica Gibilterra.
Tre anni fa, nell'estate del 2016, decide di mettersi in sella alla sua bicicletta e partire alla volta della lontana Gibilterra. Nessuna preparazione, nessun duro allenamento: Lucia ha sistemato delle borse, caschetto, acqua a sufficienza e la fidata bicicletta, partenza dal paesino dell'Oltre la Goggia. Un viaggio che sa di libertà e tanta voglia di conoscere il mondo con nuovi occhi, di scoprirlo nelle sue meraviglie, restando sempre al suo motto “La bellezza s'impara”.
E così, pedalando, la giovane dottoressa ha raggiunto la meta, impiegando 17 giorni con una media di 120 chilometri al giorno per un totale di 2400 chilometri di itinerario. “È stato faticoso, non lo nego: non tanto andare in bicicletta, quanto aver voglia di ripartire ogni mattina presto e pedalare 12 ore tutti i giorni.” racconta Lucia. Senza un programma ben definito, nessuna tappa decisa, ma un'avventura “alla giornata” dove per avere un letto morbido si va a caccia di bed&breakfast, ostelli e ospitalità da parte dei parenti. “C'è stato un momento in cui il caldo mi ha fatto pensare che fosse il caso di fermarsi. Provavo dolore alle mani, ma è bastata una notte di riposo per rimettermi subito in sella.” racconta Lucia.
Il mare a sinistra, questo è il cammino: così Lucia si è destreggiata fra strade sconosciute, costeggiando tre paesi (Italia, Francia e Spagna), incontrando tantissime persone che la hanno aiutata ad orientarsi e altrettante che – come lei – stavano affrontando un viaggio simile, a cavallo della propria bicicletta, una compagnia di viaggio indispensabile. E poi eccola la sua destinazione, dopo 2400 chilometri, Gibilterra.
“Mi sono sentita davvero soddisfatta, perché avevo raggiunto il mio obiettivo – spiega Lucia – Anche se quando intraprendi un viaggio del genere, ti rendi conto che non è la meta la vera soddisfazione, ma come ci sei arrivato. L'emozione più grande è stata tutto quello che avevo fatto ed incontrato prima, durante il viaggio.”
Ma non è questa la prima esperienza della ragazza: l'anno precedente Lucia aveva infatti pedalato fino in Puglia, partendo sempre da Lenna. 1000 chilometri costeggiando il Mar Adriatico. Due esperienze che, seppur simili per certi versi, discostano completamente in altri; una lingua diversa, un paese straniero e sconosciuto incutono sempre un po' di timore, che Lucia ha superato non appena ha intrapreso la sua avventura ciclistica, scoprendo che è facile sentirsi “a casa” anche quando sei a chilometri di distanza. “Quando sei un viaggiatore, il mondo è molto bello, le persone ti aiutano – spiega Lucia – Non mi sono mai sentita veramente in pericolo con qualcuno, anzi, sia che fossi in Italia che all'estero. Un viaggio solitario in terra straniera potrebbe essere visto come una cosa pericolosa: in realtà, con le dovute accortezze, il mondo è un posto meraviglioso.”
Tantissimi i luoghi visti dalla ragazza, tutti ugualmente belli e particolari a modo loro. Ma il suo cuore è rimasto a Barcellona, che Lucia aveva già visitato in diverse occasioni, in modi differenti; un'emozione per lei raggiungere la capitale anche con la fidata bicicletta. “L'idea di avvicinarmi a Barcellona in bicicletta è stato molto emozionante, perché ci ero già stata altre quattro volte con mezzi differenti – racconta la ragazza – Ho fatto dei calcoli: in aereo ci si impiega un'ora, in macchina 10 ore, in bicicletta 10 giorni. Mi è piaciuta molto l'idea di questo cerchio che si chiudeva.” Anche i deserti dell'Andalusia hanno lasciato la loro impronta fra i ricordi di Lucia, fra scenari da film western e un sole cocente. “L'idea di essere in una città che raggiungi con altri mezzi o di cui senti anche solo parlare è una sensazione unica, perché ci arrivi con le tue forze partendo dalla porta di casa.”
La sua incredibile esperienza è stata documentata sui social da numerose fotografie e video “on the road”, che Lucia ha condiviso con chiunque desiderasse rimanere aggiornato sul percorso. Per ora il futuro è ancora incerto, ma la ragazza è già convinta di voler ripetere l'avventura con una meta differente. “Ho registrato tutti i miei viaggi, ho voglia di documentarli perché vorrei trasmettere alle persone un messaggio: se una cosa puoi pensarla, puoi anche realizzarla, bisogna prendere e partire – racconta – C'è una frase di Baricco che mi piace molto 'Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla' e viaggiare è una delle storie che mi piace raccontare.”