Costa Serina è un paese della Valle Serina, una trasversale della Valle Brembana, caratterizzato principalmente dai suoi paesaggi circondati da prati e boschi. La sua storia affonda le sue radici nell'alto Medioevo e, nonostante fosse messa in “ombra” dai centri più grandi e popolosi, ha sempre saputo valorizzare i propri territori e la propria gente.
Il paese è diviso in tre frazioni e numerose contrade abitate: Ascensione, Trafficanti ed Ambriola. L'origine del suo nome sembrerebbe derivare dalla sua posizione sopraelevata, sulla “costa” della montagna. L'aggiunta “Serina” è giunta nel 1400, quando il Vicario della Repubblica di Venezia – di cui faceva parte anche Costa – era stabilito nella vicina Serina.
L'abitato di Costa Serina si sviluppa su un ampio versante rivolto a sud-ovest, particolarmente caratteristico fra prati e boschi. La zona risale a tempi molto antichi, databili all'ultima era geologica, fra i 200.000 ed i 120.000 anni fa. Le prime tracce di presenza umana, tuttavia, risalgono a 3.000 anni prima di Cristo. Per avere una struttura più precisa dell'embrionale civiltà di quei territori, bisogna però attendere il I millennio dopo Cristo, con gli insediamenti di Etruschi prima e Romani poi. Nel periodo dell'Alto Medioevo, le Valli andavano a popolarsi sempre più e alcune località iniziavano a definirsi: è nel contesto delle investiture concesse dal Vescovo di Bergamo che si parla per la prima volta di Costa Serina.
Dall'ordinamento sociale basato sulle investiture, si passò gradualmente alla costituzione dei Comuni. Fin dal 1210, per quanto concerne Costa Serina, viene citata la Contrada, o il Comune di Sambusita, che era chiamata Costa o Costa di Sambusita. Questo perché, pur essendo più popolata la Costa, commercialmente era più conosciuta la località Sambusita dal momento che si trova sulla strada per altri centri locali. Per tutto il 1200 ed il 1300 fu l'abitato più importante della Valle Brembana Superiore, nome dell'attuale Val Serina. Quando nel 1400 la Repubblica di Venezia organizzerà il territorio stabilendo un Vicario che risieda a Serina, la Costa prese il nome definitivo ed attuale di Costa Serina, sebbene nei documenti ufficiali iniziò a comparire solamente dal 1659.
Nel 1300, la vita di paese era ancora legata allo sfruttamento dei boschi e pascoli, che pullulavano di animali selvatici e predatori come lupi, volpi e orsi. Con l'arrivo della Serenissima, però, l'economia della Valle andò trasformandosi rapidamente ed il lavoro non riguardava più solamente l'allevamento o lo sfruttamento del territorio, ma anche l'attività di lavorazione della lana. La vita a Costa Serina procedeva tranquilla, in maniera simile a quella dei vicini paesi; nel 1500, in un rapporto di Giovanni da Lezze, venivano citate le contrade di Costa di Sopra, Algua, Algazio, L'Ambria, Salmeza, Taiada, Canto, Salvin, Ruspin, Fondria, Comolta, Piaza, Nespel, un totale di 210 famiglie e 881 abitanti.
Dal 1700 al 1900 – Facendo un salto nel tempo, nel 1700 l'organizzazione della vita sociale seguiva le indicazioni contenute negli statuti. Qualche conflitto c'era stato fra le varie contrade: nel Comune della Costa, in quegli anni, c'erano due parrocchie – Costa e Ascensione – che avevano motivi per contendersi. In particolare, si ha notizie di una “lite per il cero”, scoppiata nel 1773 e regolata solo dopo essere ricorsi a Bergamo e alle autorità Venete. Al di là del risultato di questo conflitto, appare dai documenti che il Comune della Costa fosse benestante e popoloso, tanto da permettersi un medico ed imporre dazi sulle carni e sui mulini. A migliorare l'alimentazione, sui terreni, era stata introdotta nel 1780 la coltivazione della patata, con ottimi risultati.
Quando l'Italia passò sotto il dominio di Napoleone, nel 1800, la zona di Costa Serina e della Valle Brembana in generale fu toccata soltanto marginalmente dai suoi avvenimenti. La vita di paese continuò tranquilla, ma al tempo stesso la fatica e la fatica del vivere quotidiano non mancava di farsi sentire. In quegli anni, due tragici avvenimenti colpirono i territori di Costa Serina: il primo risale al 27 febbraio 1836, quando una slavina si abbattè su una casa alla periferia nord del paese, travolgendola e provocando sette vittime della famiglia Brozzoni, mentre la seconda fu la caduta di una grossa frana, poco sopra Algua, il 24 ottobre 1896. Lo smottamento creò un laghetto sopravvissuto fino a tempi recenti, ora scomparso.
Il 1900 fu tempo di guerre devastanti, anche per un Comune piccolo come Costa Serina. Ma il dopoguerra ha fatto fiorire il Comune che nel 1961 stabilì i suoi definitivi confini. Il discorso demografico, tuttavia, risulta piuttosto complesso: vi è infatti stata una forte diminuzione di abitanti nel corso degli anni che interessano il dopoguerra, ma in compenso Costa Serina è diventata un centro che ha saputo accogliere numerosi “villeggianti” e turisti, attirati dai meravigliosi paesaggi che il paese offre.
(Immagine in evidenza di Sergio Ivano Renzi | storylab.it)