Le (abbandonate) Miniere di Zinco a Zorzone: una tradizione centenaria

Non molti sanno che a Zorzone, frazione di Oltre il Colle nel cuore della Val Vedra, esiste un complesso minerario ormai chiuso, ma che ha scritto la storia di questa piccola valle.
15 Aprile 2020

Quando si pensa ad una miniera, fra le prime a venire alla mente c'è quella di Dossena. Ma non molti sanno che a Zorzone, frazione di Oltre il Colle nel cuore della Val Vedra, esiste un complesso minerario ormai chiuso, ma che ha scritto la storia di questa piccola valle fino all'inizio degli anni '80 attraverso il duro lavoro di braccianti e persone del luogo. Nell'eco dei cunicoli che bucano i fianchi della montagn  oggi non resta che il ricordo, testimoniato da gallerie e custodito per una sua parte nel Mseo Mineralogico aperto proprio a Zorzone nel 1994.

L'attività estrattiva ha da sempre interessato quei luoghi, in particolare grazie alla geologia del territorio. Un asse posto lungo la Val Parina, la Val del Riso e la Val Vedra per un complesso minerario di quasi 250 chilometri. Le miniere di Oltre il Colle erano divise in tre sezioni: la prima sopra il paese, in località Pian di Bracca, dove si trovava la miniera di Val Vedra – fra le principali di zinco –, la seconda dalle miniere dell'Arera mentre la terza lungo la Val Parina e le falde del monte Plassa.

Il complesso minerario di Zorzone è molto antico: le prime testimonianze ad esso legate risalgono addirittura al 500 d.C. Le miniere sono state aperte per l'ultima volta nel 1970 e definitivamente chiuse nel 1982. I minerali che venivano estratti si trattavano principalmente di Calamina, Blenda e Galena, dai quali è possibile ricavare zinco, piombo e piccole quantità di argento. Questa miniera in particolare era allocata su tre livelli, ben collegati con cunicoli e gradini molto ripidi, oltre ad essere servite dai classici binari con i vagoni.

Un pozzo, lungo 240 metri, collegava attraverso una galleria lunga bel 12 chilometri la miniera di Zorzone con le coltivazioni a Gorno, in Valle Seriana. I trasporti, dapprima affidati a ragazzi e donne, vennero poi migliorati attraverso l'utilizzo di vagoncini “a mulo” prima e con teleferiche poi. Ma nonostante l'ammodernamento, all'inizio degli anni '80 la loro chiusura fu definita: la motivazione è da ricercare nella concorrenza degli altri Paesi, che riuscivano ad estrarre ed esportare zinco a prezzi molto più vantaggiosi ed economici dando quindi la battuta d'arresto a questa secolare tradizione.

Il Museo Mineralogico racconta la storia di questi luoghi ormai abbandonati. Inaugurato nel 1994, si trova nei locali dell'ex scuola elementare della piccola frazione di Zorzone di Oltre il Colle. Al suo interno vi sono documenti, materiale e testimonianze che ricordano quella che era l'attività principale del Comune nei suoi anni d'oro. Il museo, strutturato su tre piani, ospita l'attività in miniera con pannelli ed attrezzature, una sezione espositiva con oltre 1.500 minerali da tutto il mondo, 500 reperti locali e 450 fossili e una sala riunioni, con il “Museo del Memoriale” dedicato alla Lady Irene, l'aereo precipitato nel '44 sul Pezzadello, e al suo equipaggio. Pezzo forte è la ricostruzione dell'entrata di un cunicolo, a grandezza naturale.

434 MuseoZorzone - La Voce delle Valli
(Museo Mineralogico di Zorzone | Foto di Pro Loco Oltre il Colle)

(Fonte immagine in evidenza: Prima Bergamo)

Ultime Notizie

X
X
linkcross