Un passo alla volta, sempre di corsa. Che sia su pista o su strada, la vita di Samuel Medolago, 25enne di Sant’Omobono, procede a passo spedito da 15 anni. Il giovane atleta della Valle Imagna ci racconta la sua esperienza nel mondo dell’atletica leggera, dagli esordi fino ad oggi.
“Ho iniziato quando avevo dieci anni, con l’Atletica Valle Imagna. All’inizio mi ha spinto la curiosità: mio papà ha sempre praticato atletica, così ho provato anche io. Ho trovato un bell’ambiente e mi sono accorto di essere portato per questo sport, quindi sono andato avanti”. Un percorso lineare, iniziato per gioco, che porta Samuel fino ai campionati nazionali. “Ora corro per l’Atletica Valle Brembana: il circuito nazionale si divide in gare provinciali, regionali e, appunto, nazionali. Ovviamente, più si va avanti più le gare diventano prestigiose. Avrei dovuto correre ai Campionati Nazionali la prossima settimana, ma ho rinunciato, non sono ancora nella condizione ottimale.”
Un piccolo rimpianto per Samuel, che ha già partecipato ai Campionati Italiani Assoluti l’anno scorso, a Bressanone. “Si può dire che è stato l’apice del mio percorso: ho gareggiato nella categoria dei 1500 metri, la mia specialità, e sono arrivato decimo. I Campionati Assoluti sono l’appuntamento clou dell’anno, per chi corre su pista”. Il punto massimo dopo due anni di preparazione, che Samuel ricorda con molto piacere. “È stato un periodo molto bello, mi sono trasferito a Milano per studiare e lì sono entrato nel gruppo di allenamento di Giorgio Rondelli, notissimo allenatore milanese. Mi ha accettato nel suo gruppo, è un contesto fantastico, ho vissuto al massimo quello che può dare l’atletica.”
“Voglio dire – aggiunge Samuel – che alla fine si tratta di uno sport individuale, ma io cerco sempre compagnia per gli allenamenti, per conoscere altre persone e, magari, stringere amicizia. Dato che studio a Milano mi alleno lì, ma gareggio sempre per la società Valle Brembana”. Proprio la questione dei rapporti con gli altri atleti è indicata da Medolago come uno dei punti di forza dell’atletica. “Indipendentemente dal livello agonistico, ho vissuto belle esperienze anche dal punto di vista umano. I miei amici sono quasi tutti dell’ambiente, si creano bei rapporti, anche al di fuori delle gare. L’atletica ti fa stare bene, non solo dal punto di vista strettamente fisico.”
Come già detto, il nostro atleta corre soprattutto i 1500 metri. “È una specialità che pratico da quattro anni. Quando l’ho provata mi sono reso conto di essere portato per queste distanze. Si tratta di un misto tra velocità e resistenza, perché la base è aerobica, fatta di resistenza che ti porta a correre bene. Questa specializzazione consente di correre con buoni risultati anche su distanze maggiori, come i 3000 metri, poi bisogna scegliere quella in cui si ottengono migliori risultati e si corre alle gare. Le competizioni si svolgono d’estate, su pista. Io in inverno mi alleno con corsa su strada e corsa campestre”.
Il futuro vedrà Samuel impegnato ancora in pista: “Si tratta di un momento particolare anche per lo sport, io fino all’anno prossimo vorrei limare i miei tempi personali su pista. Dopo, mi sento di poter fare bene anche su distanze più lunghe, magari i dieci mila metri. Quando corri in pista devi essere precisissimo, perché il cronometro è un giudice infallibile, la strada concede più margine di errore, è meno una lotta contro il tempo. Correre la maratona? Chissà, certamente mi piacerebbe provare almeno la mezza maratona”.