Immaginate di essere in una delle più grandi isole caraibiche dell’America Centrale, circondati dall’Oceano Atlantico nella capitale della Repubblica Domenicana, ovvero Santo Domingo, perché è proprio qui che oggi ci porta Daniela Boffelli.
Daniela è una giovane ragazza di 21 anni che vive a Camerata Cornello. Nonostante sia nata in Italia, cela origini americane da parte di mamma e ce ne parla così : “Mia madre è originaria di Santo Domingo. Ammetto di aver sentito parecchi racconti al riguardo, non solo da mia mamma, ma anche dalle persone che hanno avuto la possibilità di andarci per diverso tempo o da chi ci ha messo piede anche solo per una breve vacanza.
Delle loro storie ciò che più mi è rimasto impresso – racconta Daniela –, è stata la diversità nella percezione del nostro tempo rispetto alla loro. Là sono persone calorose, sorridono di più e amano fare festa. Non hanno le nostre stesse possibilità economiche e sono proiettati verso uno sviluppo che noi abbiamo già visto parecchi anni fa. La differenza sostanziale tra la nostra Italia e quel luogo magico è senza dubbio il clima perennemente estivo, la sabbia finissima delle spiagge dorate, le palme e il mare trasparente e cristallino. Lì sembra essere tutto un sogno e quelli che me ne hanno parlato l’hanno sempre fatto in positivo. Non sono a conoscenza delle loro tradizioni, ma sono intenzionata a scoprire ogni cosa al riguardo”.
Nonostante parli di queste terre lontane con gli occhi sognanti, Daniela dice di amare Camerata Cornello, e non ha mai pensato di trasferirsi. Questo è anche dovuto, forse, al fatto che si è sempre sentita parte integrante della comunità grazie alle persone del paese che, come dice lei, “mi hanno sempre guardata come si guarda chiunque”.
Negli anni delle scuole superiori, presso l’Istituto Alberghiero di San Pellegrino Terme, Daniela ha però subìto atti di discriminazione e xenofobia da parte di alcuni compagni. Fortunatamente la situazione si è risolta quando la ragazza ha deciso di farsi aiutare dai docenti “Un brutto capitolo da dimenticare”.
Daniela ha tre grandi passioni entro cui rifugiarsi e ritrovare se stessa, che sono la pallavolo, praticata ormai da 6 anni, leggere libri, specialmente durante il lockdown e scrivere. Quest’ultima passione è stata coltivata in lei dall’età di 13 anni è portata avanti con la stesura di romanzi incompiuti, a causa del suo sviluppo personale e di scrittura. Ci informa però, che ora sta realizzando un libro in cui crede davvero e che spera di poter finire presto e di pubblicarlo.
Anche se ha frequentato l’Istituto alberghiero, Daniela è orientata a trovare un lavoro diverso da quello previsto dalla sua scuola, che la appaghi veramente. È una amante del viaggio, quindi chi lo sa, forse troverà la strada giusta in uno di questi.
Conclude poi l’intervista soffermandosi sui suoi sogni futuri: “Di progetti ne ho alcuni, ma il mio reale dubbio è: riuscirò? Penso che una delle mie paure maggiori sia quella di buttare via il tempo, di impegnarmi e vedere sfumare le mie speranze. Nonostante ciò, ho deciso di rischiare, per me e la mia soddisfazione personale. Anche se non sembra, ammetto che penso spesso al mio futuro, ma quando lo faccio è come se mi trovassi di fronte a una montagna che mi impedisce di vedere dall’altra parte. Credo che tutto quello che ho fatto finora mi abbia dato la grinta e le forze per iniziare a scalarla. Adesso sono solo a metà strada, ma quando arriverò in cima e la nebbia che offusca la mia mente si sarà diradata, sono sicura che troverò il giusto sentiero da percorrere”.