Dare vita ad una azienda è sempre una grande scommessa. Undici anni fa, questa sfida è stata raccolta da Cornelio Civera che, insieme ad altri due soci, ha aperto la CFG Serramenti. Classe 1954 e alle spalle una storia da artigiano e imprenditore nella lavorazione del legno, nel 2009 il signor Civera – sull'onda della pensione – si è lanciato a capofitto in una nuova avventura seguendo un'intuizione vincente: abbandonare il mercato del legno (ormai sempre più in calando) per dedicarsi al PVC, un materiale innovativo che, in un mondo dove si consuma sempre più, possiede un forte richiamo all'ecosostenibilità ambientale, uno dei valori che fanno da caposaldo all'intera azienda.
Nel 2009, la neonata CFG contava soltanto tre collaboratori, ma grazie alla politica di crescita e agli investimenti messi in atto, si è ampliata sempre di più diventando nel giro di un decennio una delle aziende leader della bergamasca per la realizzazione di serramenti in PVC. “La nostra è un'azienda che punta molto sulle persone – spiega il signor Civera – Dai tre iniziali siamo diventati trenta: ci definiamo una grande famiglia, ma ognuno ha le proprie responsabilità, come è giusto che sia all'interno di un'organizzazione come la nostra. Fra persone, caratteri e sfaccettature diverse, l'obiettivo comune è quello di remare tutti nella stessa direzione in modo tale da prolungare il volo della CFG”.
Gran lavoratore e un imprenditore tout court, Cornelio Civera incarna perfettamente lo spirito bergamasco, un vantaggio che lo ha aiutato negli anni a superare ostacoli e difficoltà, perseguendo obiettivi osservandoli con occhio lungimirante. Ed è forse per questo motivo, legato all'amore per il proprio territorio, che ha scelto di conservare un solido legame con la Valle Imagna, mantenendo il sito produttivo a Sant'Omobono Terme dove vengono tuttora fatti gli investimenti.
“Sarebbe stato sicuramente più semplice e gestibile spostarsi a fondovalle, ma siamo rimasti qui – spiega Civera, originario di Villa d'Almè ma residente a Sant'Omobono (frazione di Mazzoleni), dove si è trasferito quarant'anni fa per amore – Nel 2015 abbiamo aperto il primo showroom ad Almè, mentre fra il 2018 e il 2019 è stata la volta di quello a Seriate. L'apertura degli showroom, per un serramentista, diventa il naturale sbocco commerciale. Perciò abbiamo deciso di andare a coprire tutta la bergamasca, posizionandone uno nella provincia orientale e l'altro in quella occidentale”.
Lo scorso marzo, l'inattesa emergenza sanitaria ha colto tutti alla sprovvista. Nonostante CFG fosse autorizzata, da DPCM, a restare aperta, ha deciso responsabilmente di fare la propria parte chiudendo sia i negozi che fermando completamente la produzione. Un lavoro molto operativo come quello di un serramentista è, chiaramente, impossibile da trasferire in modalità smart working: perciò in azienda si è approfittato del periodo di chiusura per riordinare e riorganizzare quella che è tutta la parte gestionale.
“Sicuramente avevamo molta paura, in parte ne abbiamo anche tuttora – commenta Civera – La seconda ondata, che stiamo vivendo ora, è diversa: stiamo mantenendo aperti sia gli showroom che la produzione perché nei mesi scorsi, grazie agli incentivi che ci sono stati proprio a causa del Covid con il super bonus del 110% e lo sconto in fattura, abbiamo fortunatamente avuto parecchio lavoro da fare e quindi stiamo andando avanti. La speranza è quella di non chiudere di nuovo, perché l'impatto sarebbe notevole”.
Il futuro è un'incognita, ma Civera è positivo: “Bisogna cavalcare quelle difficoltà che verranno, come un'onda – spiega – Se penso alle difficoltà che abbiamo incontrato 11 anni fa, quando abbiamo iniziato, secondo me sono molte di più di quelle che dobbiamo affrontare ora. Sono orgoglioso di portare avanti una realtà così radicata nel territorio. Io, il futuro lo vedo positivo”.
Intanto, nel tempo libero il signor Civera si dedica alla sua grande passione: la bicicletta. “Di solito, meteo permettendo, esco in bici ogni domenica – racconta – Saranno ormai 15 anni che vado in bicicletta. Non ho mai una destinazione precisa, quando salgo in sella decido dove andare. Prima c'era solo il lavoro: a questa età, invece, mi sto concedendo delle pause”.