Si sente spesso dire che i negozi di paese stanno scomparendo. Tra crisi economiche, spopolamento delle valli e successo del commercio online, c’è però ancora qualcuno che crede nella vita delle piccole botteghe. Un esempio è Marco Gervasoni, classe ’92 e titolare de La Bottega, negozio di alimentari a Roncobello.
“Io sono di Roncobello e ho studiato da parrucchiere a San Giovanni Bianco, ho lavorato sette anni proprio come parrucchiere” spiega Marco. “Mia nonna aveva un negozio di alimentari nel nostro paesino, quando lei è andata in pensione ha lasciato le redini ad una signora”. Anche quest’ultima, però, aveva intenzione di abbandonare l’attività ed è qui che subentra Marco. “Ho deciso di rilevare io il negozio: si tratta di una bottega storica, aperta da mia nonna credo negli anni ’70: esiste da un sacco di tempo e spero che continui così anche come me! (ride)”.
Marco ha intravisto l’opportunità e non ci ha pensato troppo, lanciandosi subito nella nuova avventura: “Il fatto è che non volevo che qualcun altro avesse una chance così, volevo cambiare la mia vita e mi è capitata la chance giusta. Mi sono subito licenziato, c’è voluto un anno di lavori per sistemare il negozio e poi ho aperto. Ho dovuto cambiare dal pavimento al soffitto, ho installato anche un piccolo bagno e ammodernato tutto. Si vedeva che era un negozio di una volta, mi sembrava giusto dare una rinfrescata, soprattutto alle vetrine”.
Conclusa l’opera, il 9 giugno del 2019 Marco ha inaugurato l’attività. Ad aiutarlo c’è Maria, visto che il negozio richiede le energie di due persone impiegate a tempo pieno. “Siamo partiti benissimo e finora non abbiamo mai chiuso un giorno, Capodanno e Pasqua inclusi, anche solo per consegnare il pane fresco. In estate, hai così tanto lavoro che la situazione diventa caotica, tra consegne, merci da ritirare, villeggianti di passaggio…” spiega Marco. “Durante il resto dell’anno la situazione si calma, ci sono molti momenti in cui rimane solo Maria in negozio. Qui una persona basta per mandare avanti un’attività con il flusso regolare, io ho un’aiutante anche per fare le consegne a domicilio, così da poter gestire meglio il negozio: diciamo che rende la vita molto più facile”.
La Bottega si rivela un successo commerciale che nemmeno la pandemia ha potuto intaccare. “Anche durante la quarantena fortunatamente siamo rimasti aperti, ho amici con altre attività che sono messi molto peggio. Il negozio invece va benissimo, ai tempi del primo lockdown la gente aveva un po’ timore a fare la spesa altrove e venivano da noi; in ogni caso,” svela Marco “nonostante il brutto periodo qualche villeggiante si è trasferito a Roncobello. Ci sono 4-5 famiglie che riescono a stare qui, o in pensione o con lo smart working e la DAD”.
Un successo che l’estate del 2020 ha solo aumentato: Marco racconta che “la scorsa estate c’era tantissima gente mai venuta in Valle che saliva, paradossalmente è stato un bene per tutti, un boom incredibile. Nonostante il periodo di incertezza, le persone avevano voglia di montagna”.
Ecco allora che Marco può guardarsi indietro e osservare tutti i mutamenti che la sua attività ha portato con sé. “Sicuramente la mia vita è cambiata in meglio, ogni giorno c’è una sfida diversa: questo mese la strada è chiusa ed è un problema, ho poco tempo per fare spesa o mandare i miei dal grossista. Con il negozio occorre vivere giorno per giorno, non sai mai se una giornata andrà bene o no, per ora è andato tutto alla grande, mi trovo bene con Maria, è la cosa più importante e tra noi c’è molta fiducia”.
Si tratta di un lavoro che porta naturalmente ad essere sempre in contatto con il pubblico. “A me piace servire la gente, dare la possibilità di provare qualche prodotto locale, particolare: un panino lo si può mangiare ovunque, ma io vorrei far scoprire eccellenze perché la gente le apprezza e se apprezza quello che vendo sono contento anche io.” Il ragionamento di Marco mira a sottolineare la qualità dei prodotti, piuttosto che la quantità. “Non è tanto il vendere fine a sé stesso, ma offrire qualcosa che piaccia, anche se è difficile capire cosa. Roncobello non è un paese di passaggio, ci si deve andare, magari vedo un cliente una volta sola, mi lascia un riscontro positivo e io sono soddisfatto, è un ringraziamento per il mio lavoro”.
Per il futuro, Marco vede davanti a sé tante possibilità, non solo per la Bottega ma per tutto il paese: “Non mi vorrei fermare tirando i remi in barca, c’è sempre qualcosa da fare in un paesino così piccolo. In questo periodo è difficile, ma più avanti ci potranno essere feste, attività per i ragazzini, ogni cosa che possa giovare al paese io la voglio fare. Si spera sempre di migliorarsi, in primis sul negozio, poi quando sarà ad un buon livello posso pensare a qualcosa di innovativo che possa servire a tutta la comunità”.