Sole…croce e delizia! Come proteggerci con creme e integratori

Nuovo numero della rubrica dedicata alla salute a cura della Farmacia Visini di Almè. In questa nuova puntata il dott. Michele Visini spiega come proteggersi dal Sole.
15 Luglio 2021

Nuovo numero della rubrica dedicata alla salute a cura della Farmacia Visini di Almè. In questa nuova puntata il dott. Michele Visini spiega come proteggersi dal Sole.

Il sole è una cosa meravigliosa! Chi di noi potrebbe dire diversamente? Il sole è vita, è calore, è entusiasmo, è energia, è trovare slancio per affrontare le giornate e le cose da fare. Il sole porta calore e scalda, il corpo e anche l’animo! Il sole ci abbronza e ci rende un pochino più belli. Il sole migliora la condizione della pelle e delle ossa, aumentando i livelli di Vitamina D, essenziale per il corretto mantenimento dell’apparato scheletrico.

Ma il sole può anche essere qualcosa da cui doverci proteggere. Ci sono almeno due diversi aspetti per i quali il sole può rivelarsi un elemento potenzialmente in grado di portare con sé conseguenze poco piacevoli: gli effetti sulla pelle a seguito di eccessiva o inopportuna esposizione ai raggi UV senza opportuna protezione, e gli effetti sui liquidi corporei e il bilancio idrico-salino susseguente a una insolazione o un colpo di calore. In ambedue i casi, a meno di eventi imponderabili o emergenze, conoscere gli effetti potenzialmente avversi e assumere un atteggiamento improntato alla prudenza e al buon senso, possono evitare conseguenze indesiderate.

Iniziamo a parlare dell’ESPOSIZIONE SOLARE.

La maggior parte di noi si sente un più bello con una abbronzatura uniforme e dorata, di solito sinonimo di riposo e relax in luoghi di villeggiatura: la pelle, esposta ai raggi UV, tende ad assumere questa colorazione per effetto della Melanina, un pigmento presente nelle cellule del tessuto epidermico, la cui produzione e concentrazione è direttamente proporzionale alla possibilità di ottenere una buona, duratura e intensa abbronzatura senza effetti avversi di rilievo.

La diversa concentrazione di Melanina presente nelle cellule, la diversa capacità di risposta fisiologica all’esposizione al sole e il diverso grado di risposta ottenibile a parità di livelli espositivi determina quello che si chiama FOTOTIPO. La popolazione mondiale alle diverse latitudini presenta fototipi del tutto differenti: per effetto delle capacità di adattamento delle specie animali alle condizioni ambientali, uomini che nascono e crescono e vivono in paesi dove i raggi solari hanno una incidenza maggiore e permangono per un maggior numero di ore al giorno e all’anno (latitudini più vicine all’equatore) tenderanno a produrre una quantità di Melanina superiore rispetto a quelli che vivono a latitudini più lontane, soprattutto verso il Nord del mondo.

Anche in un paese come il nostro, all’interno della stessa etnia, tutti noi sappiamo che possono esistere diversi fototipi, per cui ciascuno di noi svilupperà un diverso effetto finale e potrà andare incontro a diversi potenziali effetti e disagi anche a parità di condizioni di esposizione. Per questo motivo le strategie di protezione dovranno necessariamente essere differenti: vediamo ora qualche possibile suggerimento da poter seguire.

Il primo e principale consiglio, tanto ovvio quanto prezioso ed essenziale, è di evitare le ore più calde della giornata e di esporsi in modo misurato e graduale. A questi accorgimenti, si abbinano poi dei possibili rimedi coadiuvanti, sia per uso sistemico sia per uso topico: la scelta dipenderà dal diverso fototipo dell’individuo e dal luogo dove ci si recherà.

 

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PREPARAZIONE CON INTEGRATORI:

Come noto, l’abbronzatura è il risultato della produzione di Melanina da parte delle cellule dell’epidermide in risposta ai raggi UVA e UVB. L’utilizzo di integratori contenenti stimolatori di Melanina quali Beta-carotene, Red Orange complex e vitamina C (molto utile come antiossidante per controbattere gli effetti dannosi delle radiazioni solari) consente di ridurre il rischio di fastidiose e dannose scottature e di comparsa di eritemi; in tal modo l’abbronzatura potrà essere più uniforme, più duratura e senza macchie, soprattutto per quelle persone che ne soffrono in modo particolare. In linea generale, questi integratori andrebbero assunti per un periodo di uno-due mesi possibilmente iniziando prima del periodo di esposizione continuativa.

PROTEZIONI SOLARI

Le creme solari sono fondamentali per chiunque esponga la pelle al sole, indipendentemente dalle condizioni esterne o individuali; le preparazioni presenti in commercio sono numerose e caratterizzate da una vasta gamma di filtri e protezioni, da quelli chimici a diverse gradazioni fino a quelli fisici, fondamentali per creare uno schermo invalicabile alle radiazioni ossidanti. E’ essenziale utilizzare sempre, anche quando si è già abbronzati, una protezione per schermare la cute dai raggi UVA e UVB e dalla loro azione ossidante, causa di invecchiamento precoce della pelle ma anche e soprattutto di melanomi. Molte persone sono ancora convinte che utilizzare creme solari rallenti o addirittura ostacoli l’abbronzatura; non solo questa convinzione è errata ma è addirittura vero il contrario: pianificare adeguatamente l’utilizzo di filtri solari a scalare consente di ottenere un risultato molto più duraturo, molto più uniforme e soprattutto molto più sicuro.

Esistono in commercio protezioni solari specifiche per ogni tipo di pelle e per ogni esigenza: ipollargeniche, per pelli sensibili, per pelli intolleranti, senza parabeni né siliconi né profumi (tutte sostanze potenzialmente allergizzanti); esistono inoltre preparati specifici per la pelle del viso con effetto ANTI-AGE.

Dopo l’esposizione solare è sempre necessario reidratare la cute che ha perso acqua per traspirazione e che quindi può seccarsi, generando due effetti negativi: la pelle secca tende a squamarsi con ripercussione sulla qualità dell’abbronzatura ma soprattutto causando in tal modo il venir meno dell’effetto barriera protettiva dell’epidermide a beneficio del derma sottostante. La reidratazione richiede latti, creme fluide o qualsiasi altro preparato in grado di nutrire la pelle penetrando lo strato idrolipidico superficiale.

Questo fenomeno di trasudazione e perdita di liquidi per effetto del sole e del caldo può creare marcati (e potenzialmente pericolosi) squilibri in quello che viene definito BILANCIO IDRICO-SALINO, ossia la quantità di acqua e sali minerali presenti nel corpo umano, sia in valore assoluto, sia in relazione al rapporto relativo dei due elementi. In altre parole, il corpo umano necessita di una adeguata quantità di acqua ma anche di sali minerali (quali Magnesio, Sodio e Potassio) presenti in opportuna concentrazione, sia pur non eccessiva rispetto ai liquidi corporei.

È noto che le persone anziane sono da sempre indicate come la categoria più a rischio: camminare sotto il sole nelle ore calde della giornata è assolutamente sconsigliabile, per cui di fatto la cosa migliore da fare è rimanere in casa limitandosi ad uscire solo al mattino presto o dopo le 18, quando l’incidenza dei raggi solari è minore; sempre opportuno indossare un cappello per proteggere la testa, non tanto al fine di evitare le scottature, quanto principalmente per evitare pericolosi colpi di calore, che possono indurre gravi squilibri sia a livello di idratazione che di nutrimento dell’encefalo. Purtroppo le persone anziane non sono sempre in grado di comprendere la pericolosità delle conseguenze di incaute passeggiate sotto il sole! E’ assolutamente fondamentale fare in modo che questo messaggio arrivi in modo chiaro ed inequivocabile: le conseguenze di un colpo di calore possono davvero essere varie e pericolose!

Quando si parla di caldo e sudorazione profusa, comunemente il primo pensiero va alla pressione arteriosa: il caldo, soprattutto se improvviso e violento, può generare uno squilibrio marcato tale da causare svenimenti e cadute potenzialmente molto rovinose; va aggiunto che molto spesso le persone anziane hanno cronicamente problemi pressori e sono in terapia farmacologica, per cui un violento abbassamento della pressione causato dall’effetto vasodilatatorio del caldo amplifica gli effetti dei farmaci. Nel periodo estivo è importante controllare costantemente la pressione per modulare la terapia in essere e valutare con il medico di base l’opportunità di integrare i Sali minerali persi con la sudorazione.

A livello cerebrale abbiamo già accennato al rischio di squilibrio elettrolitico, cioè di nutrimento essenziale: l’encefalo va sempre nutrito ed idratato. Un colpo di calore genera un’improvvisa disidratazione e conseguente denutrimento, estremamente dannoso soprattutto in condizioni di moderato o avanzato invecchiamento della corteccia cerebrale, condizione fisiologica ed inesorabile con l’andare degli anni.

Oltre alle persone anziane, un’altra categoria a rischio sono ovviamente i bambini, soprattutto i più piccoli; le accortezze relativamente all’esposizione nelle ore calde della giornata devono essere le stesse di cui si è parlato prima. L’uso di un copricapo è importantissimo e deve diventare un’abitudine per i bambini stessi. La loro pelle è inoltre molto delicata e va protetta con estrema cura, principalmente in tenera età, avendo però cura di evitare di esporre i bambini al sole nella fascia dalla metà del mattino fino a metà pomeriggio.

Fin qui le categorie a maggior rischio: tuttavia non si può ignorare quanto pesante possa essere lavorare sotto il caldo e il sole o anche solo passare molte ore in macchina. La sudorazione aumenta, la perdita di liquidi e di Sali minerali può essere molto marcata generando disagi, stanchezza e svenimenti. Inoltre va ricordato che la condizione cronica di ipertensione arteriosa non è affatto una prerogativa della terza età; anzi, si sta assistendo ad un progressivo e costante abbassamento dell’età di insorgenza dei primi disturbi pressori che inducono a dover iniziare una terapia farmacologica: con il caldo estivo, monitorare ed eventualmente correggere la terapia in corso è quindi opportuno per tutte le persone interessate indipendentemente dall’età.

Per ridurre la portata delle conseguenze del caldo, la prima cosa da fare è dunque evitare esposizioni inopportune….un consiglio che può sembrare banale ma che tale non appare quando quotidianamente ci troviamo in farmacia a fronteggiare richieste di rimedi per incaute esposizioni! Nella stagione estiva è assolutamente fondamentale reidratarsi abbondantemente e reintegrare i Sali minerali, soprattutto di Magnesio e Potassio, persi con la trasudazione cutanea e fondamentali per la corretta funzionalità dell’apparato muscolo scheletrico: disciolti in abbondante acqua, andranno assunti con regolarità nel corso della giornata, soprattutto se in previsione di attività fisica prolungata al caldo e sotto il sole.

 

 

 

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