“Dopo quella relativa alla Valle Imagna, abbiamo approvato in Provincia di Bergamo anche la Strategia di sviluppo presentata dalla Comunità Montana Valle Brembana. Si tratta della risoluzione di un percorso che ha visto la partecipazione e l'adesione dei piccoli Comuni di questo territorio e che permetterà di migliorare l'accessibilità ai centri urbani, di promuovere la promozione e l'attrattività turistica e valorizzare gli spazi ricreativi di aggregazione”.
A dichiararlo è il sottosegretario di Regione Lombardia alle Politiche per la Montagna e alla Macroregione alpina (Eusalp) Ugo Parolo, commentando l'esito favorevole della fase di animazione territoriale della Strategia di sviluppo locale dell'Area 'Valle Brembana Accogliente', selezionata tra le finanziabili a valere sul Fondo Valli prealpine di Regione Lombardia.
LA STRATEGIA – “La Strategia – prosegue Parolo – si prefigge di migliorare l'accessibilità del territorio della Valle Brembana attraverso interventi volti a potenziare la fruibilità della rete escursionistica, ciclabile e sentieristica, a innalzare il livello generale della viabilità, per assicurare un accesso in sicurezza all'area della Valle Brembana, valorizzare gli spazi di aggregazione, rivolti a famiglie e turisti, attraverso degli interventi di riqualificazione delle strutture dei parchi giochi e ludico sportivi. Infine promuovere la fruizione turistica attraverso interventi di completamento, integrazione della segnaletica e cartellonistica e di produzione di materiale informativo”.
LE RISORSE – Nella Strategia sono previsti ben 35 interventi per un totale di 2.596.783 euro, con risorse cofinanziate per 1.311.069 euro, pari al 50,49 per cento dell'intero ammontare dai 28 Comuni aderenti: Algua, Averara, Branzi, Camerata Cornello, Carona, Cassiglio, Cornalba, Costa Serina, Cusio, Dossena, Foppolo, Isola di Fondra, Lenna, Mezzoldo, Moio de' Calvi, Olmo al Brembo, Oltre il Colle, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Roncobello, Santa Brigida, Serina, Taleggio, Valleve, Valtorta, Vedeseta.
CONFRONTO SERRATO COL TERRITORIO – “Qui, in Valle Brembana, – aggiunge – concludiamo il percorso delle Valli Prealpine, che ha avuto un impatto significativo su tutte le aree interessate. Questa modalità di lavoro ci ha permesso di confrontarci col territorio, chiamandolo a scelte di responsabilità, e ci ha consentito, soprattutto, di conoscerne le problematiche”.
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