Morte sessanta pecore a causa di un fulmine. È accaduto ad Oltre il Colle “durante l'ultimo temporale, di notte”, spiega ieri il giovane alpeggiatore Fabrizio Scolari, 24 anni, ai microfoni di Bergamo TV. 

Sessanta pecore folgorate su un totale di mille capi. Le stime non sono chiare, anche perché “le pecore sono in affitto, ma il danno è alto” dichiara Fabrizio. Una vita sempre passata in mezzo alla natura, racconta il giovane alla giornalista di Bergamo TV: “La mia è una vita diversa rispetto ai miei coetanei, però io sono cresciuto così, e per me è normale. Io vivo in mezzo alla natura, l'aria è fresca e non c'è troppo caldo. A me va bene così”.

Una vita di sacrifici quella di Fabrizio, che non sempre equivale a grandi profitti economici. Importante, però, che ci sia la passione: “Un guadagno preciso al mese non c'è. Dipende da quanto riesco a vendere di formaggi o altri prodotti. Guadagno per sopravvivere. Quello che faccio è più una passione che un lavoro”

Non che Fabrizio non ci abbia provato a intraprendere una carriera più “ordinaria”, ma il destino ha voluto che prendesse il posto del nonno, lassù sugli alpeggi della Valle Brembana: “Finita la scuola – spiega il giovane alpeggiatore – ho provato a speiere qualche curriculum, ma ho avuto nessuna risposta. Poi è mancato mio nonno e ho provato a prendere il suo posto. E sono ancora qua. Non ci sono corrente, strada, né nient'altro”.

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