Con la sua barba saggia e rassicurante incarnava la genuinità dei nostri monti, ma anche la storia di una generazione che ha tanto amato la montagna e le sue attività. La comunità di Zambla (frazione di Oltre il Colle) piange in questi giorni la scomparsa di Giacomo Colombo, detto “Santiago”, morto all’età di 68 anni per una latente malattia. Giacomo era dedito da sempre all’attività di alpeggio, un allevatore itinerante di alta montagna che ben conosceva l’arte dell’allevamento, i segreti della natura e le insidie dei monti.
A ricordarne le gesta e soprattutto i valori restano gli amici di sempre, i soci dell’Associazione Manifestazioni Zootecniche di Serina e Aviatico di cui faceva parte e soprattutto il film “Santiago, nato libero!”, presentato nel 2014 a Gandino dal regista Bepi Rottigni. Una pellicola cui Rottigni lavorò sin dal 2007, partita come semplice documentario e diventata un vero e proprio film, con una trentina di interpreti fra attori e comparse.
“Le scene del film (quasi due ore di durata) – ricorda Rottigni – furono girate fra Zambla, l’Arera, il Farno, Gandino e Songavazzo. E’ dedicato a quanti come Santiago, con sacrifici e difficoltà quotidiane, ci ricordano i valori di dedizione e rettitudine, intensamente vissuti nell’esperienza di libertà dell’attività di bergamino”.
Alla “prima” Santiago non si presentò, forse per evitare i riflettori che certo non amava, più probabilmente perché impegnato nelle quotidiane incombenze che prevedevano in quel caso l’urgenza di trasferire la mandria da Bossico a Zambla. I funerali di Giacomo “Santiago” Colombo saranno celebrati mercoledì 21 marzo alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Zambla Bassa.
Locandina del film-documentario su Santiago.
(Fonte Immagine in evidenza: Facebook )