La piaga delle slot machine continua a dilagare in tutta Italia, e pure nelle nostre valli il fenomeno del gioco d'azzardo presenta un conto salatissimo: nel 2016 sono finiti nelle “macchine mangiasoldi” qualcosa come 25 milioni e 910 mila euro in Valle Brembana e 20 milioni e 578 mila euro in Valle Imagna.
Per questo motivo a Piazza Brembana, presso la sala delle biblioteca, martedì 5 giugno si terrà “Ludopatia: quando il gioco diventa un problema e come aiutare chi è in difficoltà”, un incontro di informazione e sensibilizzazione sul tema del gioco d'azzardo tenuto dalla relatrice dott.ssa Silvia Dierico, psicologa del Consultorio Familiare Priula di Zogno, e dalla dott.ssa Paola Sonzogni. Ingresso libero e gratuito. L'evento è promosso dall'Ambito territoriale Valle Brembana in collaborazione con Consultorio Familiare Priula, ATS Bergamo, l'associazione No Slot e cooperativa sociale InCammino.
La piaga delle slot machine
I numeri citati a inizio articolo fanno davvero un certo effetto. Si tratta di dati che abbiamo reperito grazie al database online de L'Italia delle Slot, disponibile dal 16 dicembre, risultato di un'inchiesta realizzata dai quotidiani locali del Gruppo Gedi, di Visual Lab e di Dataninja. I dati sono disponibili Comune per Comune di tutta Italia. Nel caso delle nostre due valli, si può tranquillamente andare a scoprire i dati del piccolo Brumano, dove non c'è alcuna slot machine e quindi nessuna giocata, o quelli del più popoloso Zogno, che registra un dato di giocate pro-capite pari a 758 euro l'anno (e non è uno dei peggiori: anzi).
Valle Brembana
Fra i 37 comuni della Valle Brembana (abbiamo considerato tutti i paesi facenti parte della Comunità Montana) il peggiore risulta Lenna, 601 abitanti, con giocate pro-capite pari a 2.203,60 euro nel 2016 e 1,32 milioni di euro complessivi a fronte di un reddito pro-capite di 18.394 euro. Un dato che non stupisce, se si pensa che il piccolo paese brembano presenta anche il secondo maggior numero di apparecchi (11) ogni 1000 abitanti: 18,3. Un dato doppio rispetto alla media della Provincia di Bergamo, pari a 1.115 euro nel 2016 (era 1.091 € nel 2015). Sopra la media della provincia altri tre comuni in Valle Brembana: Isola di Fondra (1.650 €), Piazzatorre (1.148 €) e Santa Brigida (1.147€).
Il Comune brembano più virtuoso? Il migliore è il Comune di Bracca con 170,20 € di giocate pro-capite, seguito da Cornalba (187,50 €) e Ubiale Clanezzo (189,90 €). (In realtà stando ai dati de L'Italia dello Slot il Comune migliore sarebbe Carona, con una spesa di soli 3,20 euro pro-capite, ma il dato non è verificabile poiché risultano 0 slot machine in paese). Tutti con un voto per la virtuosità pari a 5/5.
Tanti i paesi, soprattutto in Alta Val Brembana, senza apparecchi da gioco al 2016: Averara, Blello, Camerata Cornello, Cassiglio, Cusio, Dossena, Mezzoldo, Ornica, Piazzolo, Roncobello, Valleve, Valnegra, Valtorta, Vedeseta.
Valle Imagna
In Valle Imagna siamo andati ad individuare i dati di tutti i 15 Comuni della Comunità Montana, e il primato (purtroppo negativo) va ad Almenno San Salvatore, 5710 abitanti, che nel 2016 ha registrato giocate pro-capite per 1.377,50 euro per un totale di 7,87 milioni di euro complessivi. Anche in questo caso il dato è facilmente verificabile: nel paese valdimagnino c'è il più alto numero di apparecchi da gioco di tutta la valle: 58, pari a 10,2 ogni 1000 abitanti (in pratica 1 slot machine ogni 100 abitanti). Male anche Sant'Omobono Terme (1.294,70 €) e Strozza (855,70 €)
I comuni più virtuosi: Locatello con solo 86,60 euro giocati pro-capite in tutto il 2016 e Rota d'Imagna con 153,30 euro pro-capite. Anche in Valle Imagna alcuni paesi, al 2016, non hanno macchine mangiasoldi: Bedulita, Brumano, Costa Imagna, Fuipiano Imagna e Roncola.
2016 e 2015 a confronto
Rispetto al 2015, il trend è leggermente in calo in Valle Brembana. Molto bene Carona (-73,90 %), Foppolo (-60,70 %) Bracca (-45,10 %) e San Pellegrino Terme (-42,10 %), ma non mancano casi di crescita importante come Algua (+52,60 %), Serina (+12,90 %), Oltre il Colle (+11,40 %) e Santa Brigida (+11,20 %).
Piuttosto stabile (ma con tendenza ad incrementare), invece, la situazione in Valle Imagna, con significativi decrementi solo a Palazzago (-19,90%) e incrementi importanti a Rota d'Imagna (+65,10% , ma che resta però fra i più virtuosi), Corna Imagna ( + 19,90%) e Sant'Omobono Terme (+16,60%).