“Siamo una grande famiglia, la Assonica Family. Ogni punta di questa Stella rappresenta l’impegno ed il merito di ogni singolo ragazzo che fa parte del nostro gruppo” così Alex (a sinistra in foto) e Vittorio Manzoni (a destra) esprimono la loro gratitudine per l’incredibile traguardo appena conquistato: una Stella Michelin nell’edizione 2022 della popolare Guida omonima. Fratelli nella vita e colleghi nel lavoro, i due chef sono originari di Berbenno, ma da quasi due anni guidano a Sorisole, insieme a Giovanna Danzo (Direttrice di Sala e moglie di Vittorio) il ristorante Osteria Degli Assonica.
“Un’emozione incredibile – così commentano i fratelli Manzoni – Non ce lo aspettavamo assolutamente. Non così presto”. Il percorso di Alex e Vittorio all’Osteria, infatti, non è cominciato nel migliore dei modi: aperto a febbraio 2020, dopo soltanto un mese il ristorante ha dovuto chiudere a causa dell’emergenza sanitaria che si è abbattuta sul mondo intero. Il team, tutto giovanissimo e composto da quattro ragazzi in cucina e tre in sala, ha superato i mesi più complicati re-inventando la propria attività in forma di delivery e sfruttando al 100% i periodi di apertura fra un lockdown e l’altro.
“Quando ci hanno telefonato per invitarci all’evento di premiazione in Franciacorta non sapevo cosa dire – confessa Vittorio – Un’esplosione di emozioni che non riesco nemmeno a spiegare, però è stato bellissimo”. La carriera dei due fratelli inizia all’Istituto Superiore Alberghiero di San Pellegrino Terme, già culla di alcuni fra i più talentuosi chef. Vittorio, il fratello maggiore (ora ha 37 anni) è stato una sorta di mentore per Alex (30 anni), guidandolo lungo la strada della cucina “anche se, poi, lui ha preso la rincorsa e ha spiccato il volo” aggiunge Vittorio. Il 30enne, infatti, può vantare un curriculum di tutto rispetto, che conta diversi ristoranti di alto livello: il Collina di Mario Cornali ad Almenno San Bartolomeo, il Mugaritz di Andoni Aduriz in Spagna, La Tana Gourmet di Asiago fino – più recentemente – il Casual di Città Alta, tanto per citarne alcuni.
Lo staff del ristorante Osteria degli Assonica
Mentre Alex si destreggiava fra un ristorante e l’altro, Vittorio ha affinato la sua esperienza a Roncola prima (presso il ristorante Al Botto) e volando successivamente fino a Monaco di Baviera, dove ha lavorato nella cucina dell’Acetaia. Tornato in Italia ha lavorato con Sergio Motta all’omonima Macelleria ed infine, per diversi anni, alla Braseria di Osio Sotto, con Luca Brasi. “Il nostro obiettivo, fin dall’inizio, è sempre stato quello di riuscire un giorno ad aprire un ristorante insieme” spiega Alex. Traguardo concretizzato con l’Osteria degli Assonica. “Il locale ci piaceva, la posizione anche – continua – Abbiamo colto l’occasione. L’abbiamo ritenuta ottimale perché vicina a Bergamo, ma comunque in una località più tranquilla”.
…e un ristorante in Valle Imagna?
Valdimagnini d’origine, precisamente berbennesi, la domanda sorge spontanea: a quando un ristorante in Valle Imagna? “Per ora non è in programma, ma non si sa mai – Alex lascia la porta aperta –. Al momento ci concentriamo a fare del nostro meglio dove siamo. E poi in Valle Imagna ci sono già delle realtà ben rodate che stimiamo molto e vorremmo evitare di metterci in competizione con loro”. “Sono d’accordo, anche se a me sinceramente non dispiacerebbe – confessa Vittorio – Sono legato al mio paese d’origine, perciò è una opportunità che non escludo per il futuro”.
L’affiatamento fra i due è palpabile e certamente ha contribuito – insieme al cuore e all’impegno profuso – alla conquista della loro prima Stella Michelin. “Io vedo questa Stella come il coronamento di un anno e mezzo intriso di difficoltà. Una conseguenza positiva al nostro impegno e alla nostra voglia di lavorare al nostro meglio – conclude Alex – Un riconoscimento di questo genere ci rende felici, ci fa davvero onore, in un momento in cui la paura delle chiusure potrebbe abbassarti il morale. È possibile che d’ora in poi ci sia un leggero cambio di volume in termini di clientela, ma la qualità, la precisione e la passione che ci abbiamo messo finora, quella rimarrà. Abbiamo una Stella in più, ma il cuore resta lo stesso”.