Dopo ventotto anni di attività, Claudio Bagini e Battistina Busi lasceranno la gestione del rifugio “Fratelli Calvi” di Carona, a oltre 2.000 metri di altezza. Una storia lunga quella dei due coniugi, che si sono conosciuti proprio in quello stesso rifugio nel 1995, quando alla guida vi erano – da pochi mesi – Claudio e il fratello Valentino.
Tanti ricordi, risate, difficoltà, sacrifici e soddisfazioni trasudano dalle parole dei due coniugi, intervistati da L’Eco di Bergamo. “Forse non ce ne siamo ancora resi conto di quanto ci mancheranno le giornate al “nostro” rifugio – ha raccontato Battistina – Ci abbiamo lasciato il cuore, letteralmente, visto che io e mio marito ci siamo conosciuti lì. Quanti ricordi, quante persone e quante avventure”.
I ricordi si fanno strada come Battistina e Claudio tagliavano la neve fresca nei freddi giorni invernali, in direzione del loro rifugio. Ora, a causa della pandemia e della troppa neve, erano ormai quattro anni che il “Calvi” (così è conosciuto) restava chiuso nel periodo invernale. Ma quante ne passate tante in questi anni: dalle tormente a maggio fino alle incredibili nevicate di Ferragosto. Anche la clientela, con il tempo, è andata mutando.
Negli anni Novanta ci fu un vero e proprio “boom”, tanti i camminatori esperti, gli appassionati di montagna o gli abitanti della valle. Ora i monti sono diventati un po’ più a “portata di tutti” grazie a navette ed e-bike. “Un bene – ha affermato Battistina – Ma spesso sono esigenti. E in un rifugio non si possono soddisfare tutti i servizi o le comodità che ci sono in città”. Il contratto con il CAI di Bergamo, proprietario, scadrà a fine anno ma Battistina – 62 anni e ormai prossima alla pensione – e Claudio, 61 anni, hanno deciso di non proseguire. I figli di 24 e 25 anni hanno già intrapreso altre strade.
“Sto salendo ancora in questi giorni per sistemare alcune cose, poi dovrò sicuramente dare indicazioni al nuovo gestore” ha aggiunto Claudio. Gestore che, ad oggi, non è stato ancora trovato. Il CAI di Bergamo è alla ricerca di una figura che possa occuparsi del rifugio “Fratelli Calvi” con un contratto dal 1° marzo 2022 al 31 dicembre 2024, rinnovato tacitamente per tre anni. La struttura ospita 22 camere e sarà oggetto di ristrutturazione la prossima primavera, che vedrà il rinnovamento dell’impianto di riscaldamento.