La Croce Callisto Sguazzi “Peter” di Cornalba, a memoria della Resistenza partigiana

Quando si pensa alla Resistenza Bergamasca, è impossibile non nominare Cornalba, dove nel 1943 si compì un eccidio di 15 giovani partigiani. La Croce Callisto Sguazzi "Peter" si trova lungo “Sentiero partigiano Martiri di Cornalba”, sul monte Alben, a memoria dei caduti di quel 25 novembre 1943.
31 Dicembre 2021

Quando si pensa alla Resistenza Bergamasca, è impossibile non nominare Cornalba. Oggi piccolo borgo che sonnecchia all’ombra della Corna Bianca, un tempo fu teatro di un sanguinoso e tragico eccidio, che coinvolse i giovani partigiani della brigata “Giustizia e Libertà – XXIV Maggio”. Ma facciamo un passo indietro nel tempo.

Era il 25 novembre 1944, al tramonto – ormai – del secondo conflitto mondiale che aveva sconvolto l’umanità. Cornalba al tempo era un’appendice della vicina Serina, un piccolo nucleo di casupole rurali ai piedi dell’imponente Corna Bianca, a cui deve il proprio nome. Gente povera e di montagna vi abitava, tanti i boscaioli e i semplici contadini che tiravano avanti con le poche risorse a disposizione, mentre vivevano mesti un periodo storico confuso.

Pochi mesi prima, nel settembre del ’43, veniva firmato il celebre armistizio di Cassibile, che segnò la resa incondizionata degli Alleati e sancì, al tempo stesso, un diffuso fiorire di bande partigiane. Anche a Cornalba lo spirito della Resistenza bruciava nel cuore e nell’animo dei giovani, che diedero vita alla sfortunata brigata “Giustizia e Libertà – XXIV Maggio”. I monti, le valli, i sentieri nascosti che circondavano il paese furono per loro un rifugio sicuro. Ed è purtroppo in quegli stessi luoghi che, ben presto, trovarono la morte.

Il 25 novembre 1944 e per tutti i giorni che ne seguirono, i rastrellatori nazisti seminarono una scia di sangue e morte dietro di sé. Dalla Val Serina, fin su alle pendici del Monte Alben, i soldati terrorizzarono gli abitanti e sterminarono con barbara crudeltà quindici partigiani della brigata. Due mitragliatrici, una posizionata in un prato e l’altra sul campanile della chiesa, colpirono a morte i giovani partigiani mentre fuggivano invano verso l’Alben. La vegetazione spoglia di novembre purtroppo non fu una protezione adeguata, non lasciando loro scampo.

Tra le vittime di quella crudeltà ci fu anche il tenente Callisto Sguazzi, detto “Peter”, giunto a Cornalba soltanto il giorno precedente per dare manforte, inviato da una brigata che operava nella vicina Valle Seriana. Riconosciuto come partigiano, fu assassinato sul posto con due colpi di pistola. A lui è dedicata la grande Croce che si trova lungo il “Sentiero partigiano Martiri di Cornalba”, sul Monte Alben. Un simbolo alla imperitura memoria di tutti quei combattenti, caduti in nome della Libertà.

Bibliografia: “La mitraglia sul campanile”, di Bruno Bianchi – Ed. Il Filo di Arianna | Fonte immagine: visitbrembo.it

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