Simone Pianetti, migliaia di visualizzazioni su YouTube per l’assassino di Camerata Cornello

La produzione video, della durata di 14 minuti, è rintracciabile sul canale YouTube sotto il titolo di “The Strange & Disturbing Case of Simone Pianetti “ e molti dei commenti si schierano dalla parte di Pianetti, presentato come un criminale considerato eroe da molte persone.
6 Gennaio 2022

Oltre 40 mila visualizzazioni (nel momento in cui scriviamo) e cinquecento commenti per Simone Pianetti: i suoi delitti in un canale YouTube, tra storie criminali di tutto il mondo. Il cacciatore di Camerata Cornello si fece autore, in un solo, tremendo giorno, il 13 luglio 1914, di sette omicidi tra Camerata e San Giovanni Bianco.

Storie di sangue e omicidi delle nostre Valli approdano sulla rete, in un video di «Brief Case», il canale YouTube che tratta di vicende noir internazionali.

La produzione video – come riporta Valbrembanaweb.com -, della durata di 14 minuti, è rintracciabile sul canale YouTube sotto il titolo di “The Strange & Disturbing Case of Simone Pianetti “ e molti dei commenti si schierano dalla parte di Pianetti, presentato come un criminale considerato eroe da molte persone. Ecco qui sotto il video.

The Strange & Disturbing Case of Simone Pianetti

Il canale YouTube non è il primo ad occuparsi della vicenda di Pianetti e molte sono le reinterpretazioni musicali e teatrali del personaggio: già Enrico Ruggeri l’aveva approfondita nel programma “Il falco e il gabbiano” con un audiodocumentario a puntate su Radio 24.

Ma non solo: anche la rivista inglese “BBC History” e “Vanilla Magazine” hanno dedicato l’attenzione a Pianetti. Il personaggio di cronaca brembano è citato anche da Folkstone e Cucine SCS, due band bergamasche, ed è tra i protagonisti delle mise en scène della compagnia Grand Guignol de Milan. Senza contare la pagina Facebook “Cronaca di una vendetta. La vera storia di Simone Pianetti” e l’omonimo libro pubblicato dal pronipote Denis Pianetti.

Simone Pianetti, emigrato negli Stati Uniti, era tornato in Val Brembana ed era diventato gestore di una locanda con annessa sala da ballo a Camerata Cornello. Questo gli aveva fatto guadagnare, tuttavia, le ire del parroco e di tutto il paese, tanto che si trovò costretto ben presto a chiudere l’attività. Ma, il nostro, se la legò al dito: uccise in un giorno solo sette delle dodici persone che, a suo dire, furono causa del suo fallimento. Condannato in contumacia all’ergastolo, sparì nel nulla e si pensa che morì a Milano negli anni Cinquanta.

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