Dario Eynard, 21 anni, primo alpinista in solitaria invernale sulla parete nord della Presolana

Dario Eynard, con la passione per la montagna trasmessagli dal padre, compie un’impresa unica: una solitaria invernale a 2000m d’altitudine, sulla parete nord della Presolana.
6 Gennaio 2022

Dario Eynard, bergamasco di 21 anni e studente al politecnico di Milano con la passione per la montagna che lo accompagna sin da piccolo, quando il padre lo portava a passeggiare ad alta quota. Così all’età di 16 anni ha deciso di iscriversi ad un corso di arrampicata al Palamonti di Bergamo e l’anno successivo ad un corso di alpinismo al CAI di Nembro, dove ora è aspirante istruttore.

Sostenuto dalla famiglia che da sempre lo segue con orgoglio e apprensione, Dario è il primo alpinista ad aver compiuto una solitaria invernale su tutta la parete nord della Presolana. Spronato dal desiderio del primato, che ha alimentato motivazione e preoccupazioni al tempo stesso, ha realizzato il sogno per cui si allenava da settembre.

L’impresa è iniziata il giorno 20 dicembre con l’arrivo al rifugio Albani, dove è rimasto ad attenderlo l’amico Francesco fino al termine dell’avventura, è poi proseguita con l’avvicinamento alla parete il 21 dicembre, primo giorno d’inverno.

Dario Eynard, 21 anni, primo alpinista in solitaria invernale sulla parete nord della Presolana

Sulla parete, insieme a Dario, un sacco porta materiali di 25 kg, il necessario per il bivacco e una preparazione di anni che gli hanno consentito di affrontare l’insolita avventura a 10 gradi sotto zero e di godere, sdraiato sulla neve sopra una piccola cengia sempre ancorato alla parete, di una chiarissima luna calante e un cielo stellato immersi nel silenzio di 2200m d’altitudine.

“Le difficoltà maggiori le ho incontrate durante la salita, il bivacco notturno è stato piuttosto semplice. Più difficile è la gestione del freddo, il secondo giorno è stato laborioso soprattutto perché il terreno iniziava ad essere piuttosto articolato e la neve fresca lo rendeva più scivoloso. Sono arrivato alla base alle 00:50 soddisfatto per aver portato a termine un mio sogno, ma con un senso di vuoto devastante”, così Dario riassume la sua impresa.

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