Un’alleanza fra le tre scuole superiori della valle (Turoldo di Zogno, IS San Pellegrino e ABF di San Giovanni), Comune di San Pellegrino, GAL, Visit Brembo (e pure noi de La Voce delle Valli) e tanti altri che lavorano in sinergia per contrastare fenomeni come la povertà educativa (è la condizione in cui un bambino o un adolescente si trova privato del diritto all’apprendimento) o l’abbandono scolastico, in un contesto in cui crescono i bisogni e diminuiscono le risorse (e anche gli studenti). Capofila di questa alleanza – un Patto Educativo di Comunità – è l’Istituto Superiore di San Pellegrino.
I Patti educativi di comunità, introdotti con il Piano Scuola 2020-2021, consentono agli istituti scolastici di ampliare la loro offerta formativa, valorizzando le risorse presenti nel territorio in cui le scuole si inseriscono. L’esperienza dei Patti educativi di comunità si colloca nel quadro più ampio dei “Patti di comunità” o “Patti di collaborazione”. Ovvero accordi stipulati tra cittadini e amministrazioni pubbliche in attuazione dei principi costituzionali di solidarietà, comunanza di interessi e sussidiarietà orizzontale. La compartecipazione di soggetti pubblici e privati al progetto educativo dei cittadini è uno strumento riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione per promuovere e rafforzare l’alleanza educativa, civile e sociale tra la Scuola e le comunità educanti territoriali. I patti si basano su un approccio partecipativo, cooperativo, solidale di tutta la società e, per questo – richiamando l’art. 118 della Costituzione- si configurano come strumenti per siglare alleanze territoriali tra scuole, enti locali, soggetti del terzo settore e del civismo attivo centrate sulla dignità e sul reciproco riconoscimento di tutti gli attori coinvolti.
“I “patti educativi di comunità” sono una modalità di costruzione della “comunità locale” che si assume la responsabilità di essere “educante” e per questo capace di supportare i percorsi di crescita e di educazione delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi come propria responsabilità” spiega la dirigente dell’Istituto Superiore di San Pellegrino, Giovanna Leidi.
“Si individuano come prioritarie – prosegue Leidi – la cura e la presa in carico delle situazioni di maggior fragilità, lavorando per rimuovere le disuguaglianze e per prevenire e contrastare la povertà educativa.” Il sistema scolastico pubblico risponde e si arricchisce delle specificità e delle chiavi di lettura che la dimensione locale suggerisce, favorendo lo sviluppo delle capacità degli studenti e la crescita delle competenze di cittadinanza di tutte e di tutti. “In un contesto in cui le risorse si riducono e i bisogni crescono è necessario impostare un nuovo rapporto con la comunità del territorio,” chiarisce la Dirigente Leidi, “ed è anche per questo motivo che l’Istituto Superiore di San Pellegrino ha sentito l’esigenza di stringere, anche formalmente, una relazione ancora più forte con il territorio”.
Scambi formativi con ABF, orto didattico, dolci con l’oratorio
Molti sono i progetti che son già stati realizzati attraverso il Patto. I primi, in ordine di tempo, con la Parrocchia di San Pellegrino in occasione del Cre estivo durante il quale i ragazzi sono stati accolti dagli studenti del secondo anno di ristorazione e, insieme; si sono divertiti a preparare dolci e focacce poi consumate a merenda dai partecipanti. Con l’Istituto Comprensivo si è realizzato il progetto “I trucchi del Mestiere” che, durante i mesi di novembre e dicembre, ha visto la partecipazione delle tre classi del terzo anno di scuola media ad attività laboratoriali e formative e che, a breve, troverà conclusione con un incontro col Sindaco di San Pellegrino in sala consigliare.
Assieme a ABF è stato progettato l’orto didattico realizzato dai ragazzi di San Giovanni Bianco nel giardino dell’Istituto Superiore di San Pellegrino e, sempre con ABF vi sono stati scambi formativi sulla preparazione e trasformazione dei formaggi (forniti dai consorzi che partecipano al Patto) e sulle competenze di accoglienza tra le ragazze del 4° anno di accoglienza turistica e il gruppo del corso per parrucchiere a cui è seguita, la scorsa settimana, una dimostrazione pratica delle abilità di acconciatura che ha portato a rifare il look alle studentesse di San Pellegrino. In programma vi sono iniziative anche con Slow Food per il mese di marzo e con altri partner che stanno sottoscrivendo il Patto
Tra i promotori e primi sottoscrittori del Patto vi sono Comune di San Pellegrino Terme, Slow Food Valli Orobiche, Parrocchia San Pellegrino Terme, Istituto Superiore “San Pellegrino”, Istituto Comprensivo “San Pellegrino”, Gruppo Azione Locale GAL Valle Brembana, Consorzio per la tutela dello Strachitunt Val Taleggio, Visit Brembo, Latteria Sociale di Branzi, Centro di Formazione Professionale di San Giovanni Bianco, Istituto Turoldo di Zogno, La Voce delle Valli.