Finalmente ci siamo, dopo cinque anni i lavori per l’ampliamento e la ristrutturazione del tratto Treviolo-Paladina della Tangenziale Sud di Bergamo sono arrivati a conclusione. Un’infrastruttura nodale per la viabilità delle nostre valli Brembana e Imagna. È prevista per lunedì 7 marzo l’apertura della viabilità ordinaria sulla nuova arteria che agevolerà il transito degli oltre 26000 veicoli che ogni giorno percorrono quel tratto di strada.
Attualmente i lavori si stanno concentrando sulla zona di Valbrembo per le asfaltature e il consolidamento delle trincee e dovrebbero terminare poco prima del giorno previsto per l’apertura. Il costo totale dei lavori dovrebbe aggirarsi intorno ai 44 milioni.
L’impresa Vitali aveva cominciato l’opera all’inizio del 2017, partendo con la realizzazione dell’ampliamento della Dalmine Villa d’Almè e lo spostamento del torrente Rolo su Mozzo e Valbrembo. La pandemia ha poi determinato la sospensione dei lavori, e la mancanza delle materie prime contribuendo a ritardare la conclusione dell’opera. A metà del 2021, poi, è stata realizzata una variante per consentire una correzione del sistema idraulico, la costruzione di nuovi muri, la bonifica dell’area e consolidamenti strutturali.
Questi lavori dovrebbero evitare gli allagamenti della trincea dovuti alle forti precipitazioni anche grazie ad un temporaneo potenziamento delle pompe e ad un impianto di sollevamento dell’acqua, per poi risolvere definitivamente la situazione riuscendo a regimentare il corso dell’acqua. L’intervento realizzato ha una lunghezza di circa 5 chilometri; i primi tre percorrono l’area che va da Curno alla zona commerciale a Nord di Mozzo, e comprendono la demolizione e la ricostruzione del viadotto sulla Briantea all’altezza di Curno-Mozzo.
Le due corsie centrali saranno dedicate al traffico della strada provinciale 470 dir, mentre le due strade laterali saranno riservate alla viabilità locale e alle rampe di entrata e uscita da e per le Valli. Il tratto compreso tra Mozzo, Valbrembo e Paladina, invece, è lungo 1,7 chilometri in trincea e per 350 metri passa attraverso cinque gallerie artificiali, costruite per consentire la viabilità locale che resterà in superficie.
Il sindaco di Mozzo, Paolo Pelliccioli, pur manifestando soddisfazione per il traguardo raggiunto, mette in evidenza la necessità di “completare le opere complementari alla strada, ossia il verde e le piste ciclopedonali” sottolineando infine “che gli svincoli realizzati sono molto pericolosi, come avevo contestato in fase di progettazione”.