“La guerra intristisce, sbiadisce la vita, non porta niente di bello e questo non lo vogliamo”. Con questi pensieri alunni e insegnanti della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Almenno San Salvatore si sono trovati nella giornata di lunedì 14 marzo nel cortile del plesso scolastico per un momento collettivo di riflessione sulle drammatiche immagini e notizie che giungono in questi giorni dalla povera Ucraina.
“Perché la guerra?” hanno più volte chiesto in queste settimane gli alunni. Una domanda a cui, con imbarazzante difficoltà, gli insegnanti hanno dovuto trovare risposte più o meno esaustive e rassicuranti nello stesso tempo. Ma come parlare di guerra ancora oggi a bambini che non possono immaginare realmente cosa essa sia?
“A scuola oggi l’abbiamo fatto, anzi abbiamo parlato della pace, perché è questa che vogliamo diffondere e vivere, anche solo con le nostre riflessioni e i nostri comportamenti, perché proprio dai nostri atteggiamenti e comportamenti inizia il cammino lungo e faticoso dell’essere bambini e bambine di pace – spiega il maestro Ballistreri Giuliano, nella sua riflessione fatta ai bambini in cortile –. Quando non urliamo per essere sentiti, quando non arriviamo sempre per primi, ma lasciamo spazio agli altri, quando non ci sono solo io, quando mi guardo un po’ indietro e aspetto l’ultimo che sta arrivando, quando non sgomito per essere il più bravo, quando ascolto un saggio consiglio e non faccio sempre di testa mia, quando riconosco che sto sbagliando, quando ad una parola di troppo o che offende, rispondo con un sorriso o un abbraccio… Allora, solo allora, posso dire di aver vissuto e diffuso la pace”.
Sulle note di “Imagine” di John Lennon, ogni alunno ha appeso alla recinzione del cortile un semplice nastrino colorato (con i colori della bandiera della pace) con scritto il proprio nome. Al centro della recinzione, poi, è stato appeso un lenzuolo bianco riportante l’articolo della Costituzione Italiana che ripudia la guerra: “L’Italia ripudia la guerra perché è un mostro che mangia la libertà degli uomini. L’Italia vuole la pace perché è un seme che cresce solo se gli uomini imparano a vivere insieme”.
Sulle vetrate di tutte le finestre della scuola, poi, sono visibili delle belle colombe dai colori della pace, create dagli alunni, per esprimere come il loro desiderio di pace debba prendere il volo dal plesso scolastico e raggiungere i posti più lontani e più bisognosi di questo valore, come la terra ucraina in questi giorni. Volutamente queste testimonianze che vengono direttamente dalle riflessioni dei bambini, uomini e donne del futuro, sono ben visibili agli occhi dei passanti che di certo si soffermeranno a leggere il messaggio e a riflettere su come, ancora una volta, i bambini possano aiutarci a vedere le cose belle della vita. Pace, dunque, e non più dolori e sofferenza.
All’interno della scuola è stata, inoltre, organizzata una raccolta di beni alimentari a favore dell’Ucraina, a cui i bambini e le loro famiglie hanno contribuito attivamente. I beni raccolti saranno poi affidati ad una coppia di almennesi che – in collaborazione con una associazione territoriale della bergamasca – li trasporteranno personalmente nei luoghi dove più sono necessari.