Andrea e la sua Casa Eden a S.Giovanni, il “regno delle capre” ereditato dai genitori a 20 anni

Classe 1997 ed è già il proprietario di un’azienda agrituristica che conta più di 100 animali. Andrea Moretti prende le redini del lavoro tramandato dai genitori e affronta le difficoltà con impegno costante e un forte passione, nata tra i banchi dell’agraria di Bergamo.
9 Aprile 2022

Sono pochi i giovani che a soli 25 anni possono dirsi impegnati in un lavoro nato da una forte passione, a tempo pieno e indeterminato. Tra questi Andrea Moretti, classe 1997 di San Giovanni Bianco e un percorso scolastico all’agraria di Bergamo già indirizzato verso la concretizzazione di quella che è l’aspirazione di tutti: vivere occupandosi quotidianamente dei propri interessi, traendone una retribuzione.

All’età di 20 anni è diventato titolare dell’ Azienda Agrituristica Casa Eden a Cornalita di San Giovanni Bianco, prendendone le redini della conduzione e occupandosi del mestiere ereditato dai genitori. Orari rigidi, fatica fisica e impegno assiduo sono le costanti imprescindibili nella sua quotidianità: tendenzialmente la sveglia suona alle ore 6:00, nel periodo della fienagione e dei mercati è anticipata tra le 4:00 e le 5:00 e il primo impiego da svolgere è la mungitura degli animali, seguito poi, a seconda della stagione, dalla cura dei campi, la dedizione a fieno e letame e all’alimentazione degli animali, l’affiancamento sporadico ai genitori all’interno del caseificio e, più volte a settimana, l’occupazione dei mercati a Bergamo, Piazza Brembana e in Città Alta.

Gli aspetti negativi di questo lavoro – spiega Andrea – sono parecchi e vanno dal doversi svegliare prestissimo all’essere necessariamente e costantemente impegnati in diverse attività che richiedono sforzi protratti a lungo. Non è un mestiere adatto a tutti, spesso mi capita di dover rinunciare alle uscite con gli amici perché si verificano inconvenienti imprevisti o perché devo terminare un lavoro iniziato in giornata. Non esistono ferie né festività, ma alla sera vado a letto soddisfatto pensando a quanto ho fatto”.

L’azienda Agrituristica di cui Andrea è proprietario conta più di 100 animali da gestire e da mungere 2 volte al giorno: “Abbiamo capre da latte di 3 razze, la maggior parte sono capre camosciate, le restanti saanen o nubiane. A volte teniamo anche alcune mucche da carne, ma sono davvero pochissime. Gli animali che gestiamo producono formaggi destinati al caseificio familiare o da dare ai rivenditori” racconta Andrea.

La pandemia ha arrecato enormi danni, non solo economici, in una moltitudine di settori, provocando conseguenze difficilmente riparabili e dividendo la nostra vita in un prima e dopo. La routine di tutti noi è drasticamente cambiata, imponendoci adattamenti e variazioni nella conduzione delle nostre giornate tipo, anche Andrea ha dovuto fronteggiarla adattando il lavoro al difficile periodo: “Con la pandemia ho dovuto iniziare a fare consegne perché non si potevano organizzare i mercati. Nella prima ondata di Covid però riuscivo a muovermi facilmente in tutta la provincia di Bergamo in un solo giorno, perché il transito era bloccato per chiunque non avesse la certificazione. Paradossalmente nella seconda ondata era più complicato, c’era più traffico e dovevo suddividere le consegne in più giorni. Ma per le aziende è un periodo più difficile quello attuale, ne stiamo risentendo di più. Infatti con la guerra in Ucraina e il fermo dell’importazione di cereali dall’Ungheria rischiamo di non avere più mangime per gli animali. Inoltre il rincaro del gasolio e dell’elettricità ricadono negativamente sul piano economico”.

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Nonostante le difficoltà del complesso periodo che stiamo vivendo Andrea continua a dedicarsi con passione alla conduzione dell’azienda producendo una grande quantità e varietà di formaggi di capra: lo stracchino a forma quadrata e leggermente sapido, il caprino spalmabile, il primo sale, alcuni salami di capra, la ricotta e numerosi formaggi particolari, come quello ai mirtilli, alle noci o al pistacchio e saltuariamente realizza anche pacchi famiglia di carne.

A pesare ulteriormente sul profitto annuale dell’azienda c’è la siccità dell’ultimo periodo: “Il fieno per gli animali è fatto da noi, a produzione aziendale. Generalmente produciamo 390 pannoni l’anno, ma in questi 365 giorni ne abbiamo realizzati 100 in meno”.

A contribuire a compensare le perdite del momento c’è il lavoro che si svolge nell’agriturismo dell’azienda, aperto nel 2004, in cui vengono valorizzati i alcuni prodotti familiari, mentre il resto viene acquistato da aziende agricole bergamasche e tutto è quindi Made in Bergamo. L’agriturismo è aperto la domenica a mezzogiorno d’inverno, nel periodo estivo invece è possibile prenotare anche in settimana e “Offriamo un antipasto abbondante, 2 primi, 2 secondi e un piatto di formaggi misti a produzione aziendale. I piatti tipici sono polenta, casoncelli, e specialità bergamasche”. Lo scorso anno l’azienda ha festeggiato il 25º anniversario d’apertura e recentemente ha fatto da sfondo per uno spot della Sanpellegrino, protagonista il noto attore e regista Stanley Tucci. Su richiesta vengono anche organizzate attività e spesso si accolgono stagisti per essere formati provenienti dall’agraria di Bergamo, dove tutto è iniziato per Andrea.

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Commenti:
  1. Bellissimi articoli che ci fanno conoscere realtà a noi vicine, che forse meritano un’attenta riflessione sul modo di valorizzare il lavoro e l’impegno della nostra gente. Con il contributo di chi scrive gli articoli e di chi li pubblica, di certo si apprezzerà meglio l’attività ed il paesaggio della nostra provincia. Il mondo è bello, ma possiamo verificarlo anche senza fare troppa strada.

    1. La ringraziamo per le sue bellissime parole, che ci daranno ulteriori stimoli 🙂

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