Nella scuola dell’infanzia di Locatello, istituto a monosezione con 27 bambini, è stato realizzato un progetto di educazione civica sul tema della pace. La maestra Loredana Comi, 46 anni e fiduciaria del plesso di Locatello, che se n’è occupata insieme alle colleghe spiega: “Il progetto sulla pace nasce dalle esigenze che i bambini hanno vissuto in questo periodo. Noi lo abbiamo trasformato in missioni di pace, raccogliendo le richieste degli alunni e proponendo loro delle attività di gruppo”.
Il progetto di cui si è occupata Comi ha previsto 3 differenti missioni, portate a termine dai bambini con l’aiuto delle insegnanti: “La prima missione è stata quella di aiutare le famiglie ucraine, attraverso gesti concreti come la raccolta dei viveri. Ci siamo appoggiati al Centro Raccolta di Curno, i genitori si sono occupati dei beni di prima necessità, mentre i bambini hanno realizzato i contenitori dei viveri, li hanno colorati e decorati.
La seconda missione– prosegue Comi – è consistita nel registrare un vocale in cui i bambini hanno raccolto i loro pensieri circa il tema della pace. Il vocale è stato poi fatto sentire durante la fiaccolata realizzata a Sant’Omobono nei giorni scorsi. Mi sono rimaste impresse alcune riflessioni: la pace si fa dandosi il mignolo, con un abbraccio o chiedendo scusa. Si tratta di gesti che loro vivono nel quotidiano, è stato un momento toccante”.
Comi prosegue raccontando la terza missione svolta dai suoi piccoli alunni: “L’obiettivo della terza missione ‘Come facciamo a far sapere a tutti che noi vogliamo la pace’ era quello di lanciare la pace il più lontano possibile. Tendenzialmente il gesto del lancio assume una connotazione negativa, ma noi abbiamo voluto dargli una valenza positiva. I bambini hanno realizzato delle pallotte di argilla, all’interno delle quali hanno inserito dei semi in occasione della Pasqua, da lanciare poi nel paese. Loro avevano voglia di far sapere a tutti che desiderano la pace, per cui abbiamo pensato di far crescere delle piantine colorate laddove non c’erano colori.
Durante le missioni abbiamo colorato la parola PACE realizzata con del legno, poi ci siamo recati nel parco giochi di Locatello, ogni luogo attorno a noi è luogo di pace. Qui abbiamo trovato insieme delle regole di pace, che i bambini hanno scritto e decorato con l’aiuto delle colleghe: in un parco di pace si può cantare, fare un regalo, si dicono le belle parole, non ci si picchia e si può giocare con gli amici. Regole che sono poi state appese agli alberi del parco, accanto ad altri oggetti come la bandiera della pace e dei nastri colorati”.
“L’ultima missione era connessa al tema della libertà” spiega la maestra, che continua: “Al parco di Locatello c’è anche il monumento dei caduti, dove i bimbi hanno appeso un libro all’interno del quale hanno scritto che cosa significa per loro la libertà. Hanno svolto quest’attività realizzando disegni colorati e decorazioni e costruendo una sorta di corona a forma di farfalla, simbolo della libertà”.
Comi conclude con un resoconto finale e raccontando il momento della premiazione: “Alla fine il sindaco ha nominato i bambini cavalieri della pace, sigillando il loro gesto con un attestato. Una sorta di premiazione per ringraziare tutti del proprio contributo e impegno. Ci tengo a precisare che il lavoro è nato dal flusso di bisogno dei bambini, niente era stato programmato”