Con l’emergenza dei medici di base e la recente fusione (per ora solo sperimentale) delle guardie mediche in diversi Comuni della Bergamasca – che ha colpito in particolar modo le nostre valli – è decisamente emblematico il caso del dottor Valter Manzoni, 67 anni di Rota d’Imagna e storico medico di base a Corna Imagna, Locatello e Fuipiano Imagna (per un totale di 1.500 assistiti): poteva andare in pensione già 5 anni fa, ma – per senso di responsabilità nei confronti della comunità – continuerà a prestare servizio almeno fino all’inizio del prossimo anno. Ma poi? Ci sarà qualcuno pronto a raccogliere il suo testimone?
“I miei coscritti sono in pensione da diversi anni – spiega Manzoni – . Io resterò al massimo fino all’inizio del prossimo anno. Avendo riscattato gli anni di laurea potevo andare in pensione già a 62 anni. Ma il vero problema della nostra professione, oggi, è che viene soffocata e disincentivata dalla troppa burocrazia. Addirittura ho alcuni colleghi giovani che hanno deciso di abbandonare la medicina generale per fare altro, perché il medico di medicina generale spesso non è più un lavoro appagante. Noi non dovremmo districarci fra 100 note, rinnovare piani terapeutici ed esenzioni che dovrebbero rinnovarsi automaticamente. Il medico dovrebbe fare il medico, avere un colloquio con il paziente e tempo per visitarlo”.
Ma la carenza di medici di base in Lombardia ha anche un risvolto economico, spiega Manzoni: “La Lombardia è una delle regioni d’Italia che paga meno i medici di medicina generale e, per questo motivo, alcuni medici migrano in altre regioni, dove il trattamento economico è migliore. Inoltre qua nelle valli paghiamo lo scotto di una connettività zoppicante”.
ATS Bergamo spera di risolvere il problema dei pochi medici di base con l’attivazione delle Case di Comunità (in arrivo a Sant’Omobono Terme e a Zogno a fine 2022) “che potrebbero essere una soluzione se poi i Comuni si organizzano con delle navette per accompagnare gli assistiti più anziani che vengono, ad esempio, dall’alta Valle Imagna – sottolinea Manzoni, che coglie l’occasione per esprimere l’amore per la sua valle –. Io amo la Valle Imagna e ho deciso di restare qua, anche se avrei potuto spostarmi. Sono nato a Locatello, paese in cui ho diversi parenti, poi sono cresciuto a Rota d’Imagna, dove vivo tuttora”.
“È 15 anni che faccio una settimana di ferie all’anno perché ho difficoltà a trovare un sostituto. Chi avrà voglia di prendere il mio posto quando me ne andrò? – si chiede il medico di base – Spero davvero qualcuno lo faccia. A Fuipiano mi reco due volte al mese, per due ore, per garantire un servizio minimo a persone anziane, invalide e sole che non possono contare sull’aiuto di parenti. Lo faccio per senso del dovere. Se non si sale a fare le prescrizioni e a vederli ogni tanto i problemi poi diventano enormi, anche per il Comune”.
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Colgo l occasione per essere sempre riconoscente al dott.Manzoni ..Bravo e intelligente e sempre disponibile.. Grazie di esserci e di esserci sempre stato .