Sabato 11 giugno giunge alla fine la Coppa Valbrembana 16a edizione, con una finalissima tra Atalanta e Monza – come da tradizione in quel di Dossena – che corona il ritorno della competizione: l’emozione è tutta nel commento del fondatore e organizzatore della Coppa, Pietro Alcaini.
“È stato un po’ impegnativo all’inizio, dopo due anni fermi l’organizzazione è stata complessa. Il nostro gruppo ha creato questa nuova formula in due fasi, fatta per alleggerire alcune squadre, unendo così il livello provinciale a quello regionale. Abbiamo avuto ottimi risultati, sia in termini di risonanza mediatica, perché la stampa ha parlato molto dell’evento, sia sui social: abbiamo uno staff apposito che si è occupato di pubblicizzare la Coppa su Instagram e Facebook”. Riscontro possibile solo grazie al grande impegno che si cela dietro all’organizzazione.
“Io devo ringraziare tutte le società sportive che ci hanno ospitato – prosegue Alcaini –, da Villa d’Almè a Piazza Brembana, così come i sindaci dei Comuni. Un grazie particolare alla senatrice Alessandra Gallone, che ci ha permesso di invitare la squadra del Monza contattando Adriano Galliani. Il Dottor Galliani conosceva Davide Astori, che giocava nelle giovanili del Milan e ci ha mandato un video messaggio, purtroppo non è potuto venire. Vorrei ringraziare anche il dottor Bonaccorso, Nado Bonaldi, che per noi è un’istituzione in campo sportivo, il dottor Silvano Gherardi, che ci ha dato una grossa mano a livello istituzionale. Ora non resta che gustare la finale in questa cornice meravigliosa, siamo contenti di poter dare risalto alla montagna con questi eventi”.
Cronaca della finalissima Atalanta – Monza
La finale, dunque, vede un derby lombardo dal sapore di Serie A. Come tutte le finali, la partita parte bloccata, ci prova Inacio per l’Atalanta su punizione, ma la palla vola alta. Il Monza risponde con Fogliaro, ma il suo colpo di testa è debole. Volpe per i monzesi scappa verso la porta, Rota in uscita disperata gli sbarra la strada.
Gli orobici fanno invece fatica a produrre gioco, in una gara che vede tanti contrasti. Una carambola libera Volpe in area atalantina, il numero 11 è bravissimo a battere Rota con un pallonetto. L’Atalanta non riesce a produrre una reazione convinta, un corner dalla destra porta a un rigore per la Dea, Inacio dagli 11 metri spiazza Ballabio e all’ultimo minuto i bergamaschi pareggiano. Un primo tempo che si chiude in parità, Inacio prova a riaprire il secondo tempo in attacco e conquista un calcio di punizione da posizione interessante, la sua conclusione è respinta col piede.
Ci prova Cristiano per il Monza dai 25 metri, palla tra le braccia del portiere. Le squadre si allungano, ma nessuna riesce a prendere il sopravvento: punizione per i monzesi, ci riprova col destro Cristiano, ma la conclusione è centrale. Gli animi si scaldano, all’ultimo minuto il Monza perde un uomo per rosso diretto, ma i tempi regolamentari finiscono 1 a 1. La finale si decide ai rigori.
Iniziano i bergamaschi, Inacio calcia fuori, Rinaldi per il Monza segna, Camara realizza con un brivido, Tantardini spiazza il portiere portando il Monza sul 2 a 1. Mari realizza e riporta la Dea sul 2 a 2, Rinaldi incrocia, ma Rota para ed è pareggio. Colombo mette la palla in porta, lo stesso fa un glaciale Bangura. Cattaneo segna il quinto rigore bergamasco, poi Cristiano si fa ipnotizzare da Rota e l’Atalanta vince la sedicesima edizione della Coppa Valle Brembana.
PREMI INDIVIDUALI – Il momento delle premiazioni incorona miglior portiere Lazzaroni dell’Atalanta, il capocannoniere è Volpe del Monza, mentre il premio per il miglior giovane va al monzese Bangura e il miglior giocatore è Inacio dell’Atalanta. La coppa in ricordo di Davide Astori va invece al miglior capitano, Rinaldi dell’Atalanta. La seconda squadra è appunto il Monza, mentre l’Atalanta solleva il trofeo della sedicesima Coppa Quarenghi.
QUA la cronaca della finalina fra Albinoleffe e Giana Erminio
Monza
Atalanta