Settimana scorsa, tra il 5 e il 10 luglio, a Corna Imagna primo appuntamento con il corso di formazione sulla tecnica costruttiva in pietra a secco, organizzato dal GAL Valle Brembana 2020, espressione pratica della mission del progetto “P-ART Una pietra sopra l’altra”, in collaborazione con la Scuola italiana della pietra a secco – ITLA Italia.
A partecipare uomini e donne di tutte le età, tra questi anche Dario, 30 anni, laureato in archeologia, con la passione perle costruzioni tipiche delle popolazioni rurali. “La mia passione – spiega Dario – nasce inizialmente dai miei studi. Io ho un curriculum da archeologo, ho studiato archeologia all’Università. Approfondendo un po’ le antichità e la storia dell’umanità ho capito l’importanza della pietra a secco e soprattutto per quanto riguarda non i grandi monumenti, ma l’architettura delle popolazioni rurali.
Sicuramente – prosegue il corsista – la muratura in pietra a secco è qualcosa che può essere molto utile ora e anche nel futuro. Ho scelto di partecipare a questo corso perché è anche un’occasione per condividere: dietro ad un muro ci sta sempre una comunità e un gruppo di persone che si ritrovano”.
Durante i 6 giorni di corsi, oltre alle lezioni teoriche, anche la pratica su un terrazzamento a fianco di Cà Berizzi, dove i corsisti hanno realizzato un muro a secco (vedi foto).
Prossimi appuntamenti: evento dimostrativo 15-17 luglio a Taleggio (Località Fraggio) e secondo evento dimostrativo 22-24 luglio a Carona (località Pagliari).
Vale la pena ricordare che il progetto P-ART prevede l’istituzione di una vasta rosa di strumenti utili alla conservazione del patrimonio e la progettazione di percorsi di formazione sull’arte della costruzione in pietra a secco, con l’obiettivo di andare a creare figure professionali capaci di rispondere alle sempre più elevate richieste di conservazione dei manufatti.
Qui sotto l’intervista a Dario realizzata dai ragazzi di P-ART.