André Do Marco Rotundo, giovane di 27 anni, ha stravolto totalmente la sua vita. Dalla metropoli brasiliana di Piracicaba (che ospita più di 300 mila abitanti) si è trasferito a Botta di Sedrina, una piccola frazione con solo qualche centinaio di persone. A Piracicaba André ci è nato e ha lasciato nel paese d’origine la madre e la nonna.
Prima di venire ad abitare nelle nostre valli bergamasche, André non sapeva una parola di italiano: “Ho iniziato un corso online e la pratica la faccio ai tavolini del pub Mr Joe dove ho conosciuto alcuni amici – spiega il ragazzo a L’Eco di Bergamo – Ora parlo abbastanza bene italiano”. Il giovane, laureato in ingegneria, attualmente lavora a Martinengo, ma il contratto di tre mesi sta per scadere.
Nove mesi fa, grazie a un’amica di Bergamo, ha trovato un appartamento in affitto a Botta, in via Giongo, che condivide con il fratello Lucas di 24 anni e altri due amici brasiliani. Le differenze sono molte: “Sono in Italia da circa dieci mesi dopo aver vissuto per alcuni mesi anche in Irlanda, a Dublino. […] La località è piuttosto sperduta per i nostri gusti ma ci troviamo bene con la gente del posto”, afferma André. La vita tranquilla non gli pesa, tant’è che ha ricevuto anche la cittadinanza italiana “jure sanguinis” (linea di sangue), riconosciutagli venerdì 11 gennaio dal sindaco di Sedrina Stefano Micheli.
Molti giovani brasiliani come lui vanno alla ricerca delle proprie origini e, andando indietro di tre o quattro generazioni, scoprono di aver avuto un antenato che prima di loro è emigrato dall’Italia al Brasile. Infatti, “Il mio trisnonno era italiano ed era nato a Rivello, in provincia di Potenza, in Calabria. Grazie ad uno scritto lasciato dalla mia trisnonna, ho ricostruito tutta la storia della mia famiglia”, dichiara il giovane.
André per il futuro ha in programma un viaggio di due mesi in Brasile per far visita alla sua famiglia e sistemare alcune pratiche. In seguito tornerà in Italia.