Difficile immaginare cosa può passare per la testa ad un’atleta diciassettenne, tra ambizioni e realtà, tra il voler sognare in grande e l’essere coscientemente concentrato sul presente, sul costante lavoro quotidiano, sulla consapevolezza di dover fare non pochi sacrifici già da giovane per poter diventare grandi nella propria disciplina, nella propria passione, nel proprio sogno.
Alessia Pellegrini è una diciassettenne che sa cosa vuole, lo fa trasparire poco probabilmente, a causa di quell’umiltà sintomo dei bergamaschi, sapendo di dover lavorare duro sempre e comunque, a testa bassa e con una voglia immensa di spaccare il mondo. Per raccontare Alessia bisogna partire dal presente, dall’ultima gara disputata a fine giugno, coincisa con l’esordio in una manifestazione internazionale, l’International Under 18 Mountain Running Cup corsa a Saluzzo dove la giovane zognese ha conquistato una medaglia di bronzo a squadre e un decimo posto individuale: “Devo dire che è andata molto bene, è stata una bella gara, come al solito ho fatto fatica in partenza ma poi ho recuperato, il percorso era bello, e me la sono cavata. È stato tutto soprattutto poco noioso, soprattutto il contorno che ha reso l’esperienza ancora più bella, visto anche il confronto con gli atleti di altri stati. La top ten mi ha reso orgogliosa ma se dovessi essere onesta mi sarei aspettata anche qualcosa di più, non il podio ma ad una quinta posizione ci speravo. Le avversarie però erano davvero forti, per ora mi accontento anche perché ero esordiente e tutto il contesto mi ha davvero emozionata”,
Alessia, da brembana doc, è portacolori dell’Atletica Valle Brembana, della quale ha iniziato a far parte non molti anni fa. “Ho iniziato a correre in prima superiore, prima facevo nuoto agonistico a San Pellegrino, poi purtroppo la piscina ha cambiato gestione e chi l’ha presa ha deciso di non formare più una squadra. Da quel momento sono passata all’atletica, e ho fatto sin da subito mezzofondo, specialità dell’Atletica Valle Brembana, mi è piaciuta immediatamente e non ho intenzione di fermarmi”, spiega Alessia, che dopo il nuoto ha deciso di impegnarsi nel mezzofondo, una disciplina che contempla distanze variabili tra gli 800 metri e i 10 km, nelle quali alla sua età la Pellegrini eccelle, vista la vittoria nella categoria allieve agli ultimi Campionati italiani di corsa in montagna che le hanno dato accesso alla competizione in maglia azzurra del 26 giugno.
Alessia Pellegrini e il presidente dell’Ateltica Valle Brembana Roberto Ferrari all’International Under 18 Mountain Running Cup.
“Aver fatto nuoto mi ha aiutato in fatto di resistenza, ma non mancano gli allenamenti, oltre ai due o tre allenamenti su pista, abbiamo delle schede da fare individualmente durante il resto della settimana; riesco infatti a gestire la scuola senza problemi dato che quando non mi alleno con la squadra posso scegliere io gli orari in cui andare a correre”, racconta Alessia, zognese a tutto tondo: “a Zogno ho le amiche ma ci vado anche a scuola, frequento il Liceo Scientifico – Sportivo Turoldo, e poi mi piace la montagna e le valli in generale sono stupende, anche perché quando mi alleno individualmente parto da casa e posso godermele mentre corro”. Insomma, la testa è ben piantata per terra, l’attaccamento alle proprie radici è vivo e sano, del resto la gente delle valli è tosta e combattiva, figuriamoci una ragazza di 17 anni che dopo la scuola corre oltre il kilometro.
“Dopo le gare internazionali ho un po’ rallentato con gli allenamenti, sto ripartendo pian piano adesso, anche perché la prima gara vicina è il 3 settembre, vediamo come va la preparazione, ma non c’è fretta”, ma se il futuro prossimo ha una prospettiva di qualche mese, da adolescenti non si può non pensare in grande e fantasticare quello che tutti gli atleti sognano, le Olimpiadi: “Per ora sono ancora un sogno, sono brava soprattutto in montagna su pista è diverso, e devo ancora imparare e sperimentare molto. Mi piace la mezza maratona, anche perché anche sulle lunghe distanze me la cavo, i miei allenatori spesso me lo dicono, e i 10 mila metri su pista non sarebbero poi un’utopia”. Sotto la guida dei due allenatori Roberto Ferrari e Marino Gritti, Alessia sta facendo bene e sembra andargli bene cosi, senza dover strafare o bruciare inutilmente le tappe, intanto guarda e impara dalle colleghe, “tra le atlete che mi ispirano ci sono sicuramente le mie compagne Gaia Colli e Federica Cortesi, confrontarmi con loro che fanno da diversi anni gli internazionali è sempre uno stimolo”, ma non ci sono solo loro nel roster delle idole di Alessia: “se devo citare un idolo sportivo non posso non nominare Federica Pellegrini, anche se nuota è comunque un punto di riferimento, e ho iniziato a fare nuoto non a caso; per quanto riguarda l’atletica mi piacciono molto Nadia Battocletti e Anna Arnaudo”.
Nonostante dopotutto resti difficile sapere davvero cosa passa nella testa della 17enne Alessia Pellegrini, possiamo essere consci che le ambizioni non mancano, cosi come non mancano nemmeno l’aderenza alla realtà e la volontà di crescere e non fermarsi, speriamo un domani di essere stati previdenti.