Sono state rese note le imprese che si contenderanno l'appalto per il completamento dei lavori della variante di Zogno: come già annunciato nei giorni scorsi, sono solo cinque e hanno sedi disseminate nel nord Italia. Stiamo parlando della “Milesi Geometra Sergio” di Gorlago, della Pessina Costruzioni (con sede a Milano e operativa a Roma), la Collini Spa di Trento, il Consorzio Integra società cooperativa e il Consorzio Innova società cooperativa entrambe di Bologna. La Collini Spa è già conosciuta nella Valle Brembana per aver completato le gallerie di San Giovanni Bianco, Camerata Cornello e San Pellegrino Terme.
Le cinque società (15 quelle che avevano partecipato inizialmente ai sopralluoghi) hanno presentato i loro progetti di intervento, i loro tempi e preventivi economici. Tutte quante, tranne la Pessina Costruzioni, si sono proposte per il completamento dei lavori delle gallerie di Zogno tramite Associazione temporanea d’impresa (Ati) o in Raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti) con altre società. Oltre alla necessità di opere stradali e d’asfalto, i lavoratori del cantiere dovranno essere dotati di specifici impianti tecnologici che non tutte le imprese sono in grado di assicurare.
I lavori, iniziati nel 2012 e bloccati nel 2014, sono stati fermi quattro anni a seguito dell’abbandono da parte dell’impresa Itinera di Tortona (che aveva vinto tutto l’appalto) in quanto i fondi messi a disposizione erano insufficienti al completamento dell'opera in seguito ad alcune complicazioni di natura geologica che avevano richiesto interventi di rinforzo dei versanti e modifiche al progetto. La speranza è che il cantiere possa riaprire per l’estate 2019.
Le offerte verranno valutate nel giro di tre mesi da una commissione interna a Infrastrutture Lombarde (Ilspa), la società che appalterà i lavori di Regione Lombardia. Oltre al prezzo proposto più economico, si valuterà anche la tempistica dei lavori, la loro organizzazione e modalità di lavoro.
Già 40 sono stati i milioni di euro spesi per i lavori alla variante brembana e la Regione ha messo a disposizione altri 31,5 milioni di euro per terminare il cantiere. Le operazioni dovrebbero terminare in circa 14 mesi (salvo imprevisti) ed aprire così al traffico nel 2020.