Domenica 14 agosto torna ai Piani del Monte Avaro, Cusio, in alta Valle Brembana, il Campionato dei cani da pastore per bovini, memorial Gianrenato Bianchi, organizzato dall’Associazione “Vivi la Montagna”. L’iniziativa ha luogo in una parte dell’alpeggio che il Sig. Giupponi Patrick, socio dell’associazione, e titolare dell’azienda agricola Zoo Far, carica da anni.
La gara ha inizio alle ore 14.00 e si conclude solitamente alle ore 16.30. I partecipanti si devono iscrivere con il proprio cane, obbligatoriamente munito di microchip, in caso contrario è presente in loco un veterinario libero professionista, affiancato da uno del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria ATS, che provvedono a disporlo. Si individuano due categorie: i partecipanti con cani maschi, che gareggiano per primi, e i quelli con cani femmine che concorrono successivamente.
Sono presenti, inoltre, 3 giudici imparziali, prescelti dall’organizzazione, che hanno la mansione di indicare al padrone il compito che deve svolgere l’animale all’interno del ring, nel quale è presente la mandria di vacche. Ogni partecipante dispone di 1 minuto di tempo per spostare o radunare il bestiame, tramite l’utilizzo del proprio cane. Tutti i concorrenti ottengono un punteggio, dato dalla giuria, che valuta la performance in base ai seguenti punti: l’animale deve eseguire perfettamente l’ordine del padrone; non deve in alcun modo danneggiare le vacche mordendo o graffiando; deve immediatamente rientrare nel momento in cui viene richiamato; si valuta inoltre la velocità, la precisione e la complicità che vi è fra cane e padrone.
Questi indici di valutazione permettono di stilare una classifica e ad ogni partecipante viene dato un riconoscimento. Solitamente i primi 35 ricevono un campanaccio di valore decrescente in base alla posizione in graduatoria, mentre a tutti gli altri viene dato un presente, che può essere del materiale destinato al cane o destinato al lavoro di allevatore. I premi sono delle donazioni da parte di Comuni, Enti Pubblici e titolari di attività private.
“La manifestazione – spiega Felice Regazzoni, presidente dell’associazione Vivi la Montagna – è motivo di incontro, di confronto e di spensieratezza per questi grandi lavoratori, gli allevatori, che qualche volta si permettono e meritano qualche ora di leggerezza. Questa iniziativa è conosciuta a livello Lombardo e abbiamo inoltre partecipanti che giungono da fuori regione. Non attira solo allevatori che gareggiano, ma anche molte persone incuriosite dalla manifestazione considerata quasi uno spettacolo; infatti, per chi non conosce il mondo dell’allevamento è davvero incredibile vedere quel legame e quella comprensione che c’è fra uomo e animale pur non esprimendosi con lo stesso linguaggio.
Si precisa inoltre che questa iniziativa necessita, per la sua programmazione e realizzazione, dell’impegno di molte persone, fra cui ci sono molti giovani che tutti gli anni ci sostengono e ci aiutano non solo il giorno in cui si svolge la gara ma anche durante tutta la pianificazione. Sono ragazzi che amano la montagna e il lavoro di allevatore, ma che purtroppo le scarse entrate economiche di questo lavoro non permettono loro di lasciare il posto in fabbrica, considerata quasi una prigione, per dedicarsi alla propria passione. E’ proprio per questo motivo che questi giovani pongono nell’iniziativa tutto il loro impegno e tutta la loro forza per fare in modo che la manifestazione si realizzi nel miglior modo possibile e che si possa ripetere per molti anni, considerato, tra l’altro, il positivo riscontro da parte del pubblico”.