Cambiare vita a 35 anni si può. È il caso di Cristina Parazini, classe 1987 di Berbenno, che ha recentemente lasciato il posto sicuro (con un contratto a tempo indeterminato) per vivere della sua passione, che la accompagna da quando era bambina, ma che non aveva mai avuto il coraggio di inseguire: “Sono laureata in Scienze dell’Educazione e lavoravo come educatrice in un centro diurno per anziani – ci racconta Cristina –. La passione per la natura e gli animali ce l’ho da sempre, ma vedere una donna che vive di questo è socialmente poco accettato. Per cui ero solita mettere da parte i miei desideri, non ero pronta ad essere io la donna che vendeva uova”.
Cristina è cresciuta nel terreno del padre che, divenuto poi anziano, non è più stato in grado di gestirlo. Nel 2019 ha iniziato lei ad occuparsene fino ad arrivare ad aprire un’azienda agricola, in via Trieste a Berbenno, e avvicinarsi, così, al sogno di una vita. Pochi mesi fa la nascita di suo figlio ha rivoluzionato la sua quotidianità, mettendola di fronte ad una scelta da prendere: mantenere il posto di lavoro nel centro diurno con stipendio mensile assicurato o lavorare della propria passione con il rischio di non poterne ricavare il necessario per vivere?
Cristina ha deciso di rischiare: “Quando è nato mio figlio ho sentito l’esigenza di cambiare vita. All’età di 35 anni ho scelto di abbandonare il mio vecchio lavoro e di investire sull’azienda agricola. Poco a poco mi sono avvicinata a questa realtà, scegliendo di prendermi cura di quello che un tempo era stato il terreno di mio papà. Ho cominciato ad allevare qualche gallina e attualmente sono arrivata a possederne circa un centinaio. Sono ogni giorno più soddisfatta della scelta che ho fatto, “l’Oasi di Cristina” è la realtà in cui spendo le mie giornate”.
Intraprendere la strada verso la realizzazione del suo sogno ha comportato per Cristina numerose difficoltà, a partire da quelle burocratiche: “Le principali difficoltà che ho incontrato all’inizio erano legate agli iter burocratici, che certamente non mi hanno aiutata. Ho notato che le normative e la legislazione sono ancora molto centrate sugli allevamenti intensivi, le regole sono date in base a quelli; mentre a livello rurale si è allo sbando. Tant’è che quando ho dovuto ristrutturare la stalla avevo tantissime domande, ma non ho mai ricevuto risposte precise. Questi dubbi mi hanno un po’ frenata, non sapevo se stessi facendo la cosa giusta”.
Superate le difficoltà iniziali deve ora scontrarsi con quelle odierne, dai rincari dei prezzi delle materie prime alla siccità persistente: “Purtroppo il periodo non è dei migliori, la situazione economica è aggravata da una forte siccità che grava sui raccolti. Sono stata costretta ad alzare il prezzo delle uova per non andare in perdita. I mangimi sono molto costosi, persino quelli che vengono venduti come made in Italy. Questa situazione ha inciso sulla clientela, ho avuto delle perdite a causa dell’innalzamento dei prezzi del prodotto”.
Ma vivere facendo ciò che si ama consente di godere quotidianamente di molti aspetti positivi: “Il principale privilegio è che ogni giorno faccio qualcosa che amo tanto e che da sempre ho dentro. Vivo a stretto contatto con la mia passione e non mi sono mai pentita della mia scelta. Per di più ho smesso di dover ‘timbrare il cartellino’ e posso decidere io della mia vita. Nessuno più mi dice cosa devo fare né come”.
Nessun’imposizione di orari o di scadenze, gestione autonoma delle mansioni e indipendenza. Questi sono alcuni dei vantaggi di cui Cristina gode, ma è strettamente necessario un impegno costante per poterne usufruire: “Ogni mattina mi sveglio presto per andare a pulire il pollaio e dare da mangiare agli animali. C’è sempre qualcosa da fare, recentemente è entrata una volpe che ha causato la morte di una decina di galline. Ho dovuto sistemare il recinto e mettere file di CD per allontanare le poiane. Durante le giornate raccolgo le uova, le pulisco e poi faccio servizio a domicilio per la clientela di Berbenno e di Capizzone”.
I prodotti de “L’oasi di Cristina” sono di alta qualità, caratteristica conferita dalla modalità di allevamento dei capi: “Le mie galline sono allevate all’aperto e hanno più di 3000 mq in cui stare. Il prodotto che offriamo è salutare, perché gli animali che tengo sono ruspanti e non hanno bisogno di antibiotici. Le mie galline sono di razza ovaiola e sempre allo stato brado. Ho anche deciso di coltivare un orto per poterle alimentare con frutta di stagione e verdura fresca, solo per loro. Una volta settimana le nutro anche con i semi di girasole, particolarmente grassi e calorici”.
In progetto c’è un altro sogno da realizzare e altri iter burocratici da fronteggiare: “La mia attuale retribuzione deriva esclusivamente dalla vendita delle uova. Il mio sogno è quello di integrare il mio reddito con la coltivazione delle erbe aromatiche, che mi sono sempre piaciute. Si tratta ancora solo di un’idea. Quest’anno ho provato a mettere un piccolo appezzamento per capire come e quanto crescessero e per analizzare il prodotto finale. Anche in questo caso ci saranno delle procedure burocratiche da seguire. Occupandomene da sola sto ancora valutando la situazione per capire come progettare il tutto, fin dove posso arrivare e se ne varrà effettivamente la pena”.
Se volete seguire Cristina sui social, qua la sua pagina Facebook. Per contattarla, in caso voleste acquistare le sue uova, questi i suoi contatti: cell 347.4983031 e-mail cry87bg@libero.it
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La voce delle Valli è una fonte di notizie davvero interessanti, perché racconta episodi importanti della Valle ma anche la vita reale di chi è rimasto. Grazie.
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Grazie! Raccontare chi resta qui a “lottare” ogni giorno è il nostro pane quotidiano 🙂
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Un’altra storia ben raccontata di un cambiamento di stile di vita, del voler mettersi in gioco nonostante le difficoltà del periodo in cui stiamo vivendo. Coraggio e amore per la natura non conoscono ostacoli. Brava a Cristina e a chi ci ha magistralmente raccontato la sua storia.