Si è concluso con l’ultima mobilità il Progetto Erasmus “Healthy body, Healthy mind, Healthy environment” che ha avuto come tematica il benessere e la sostenibilità. “Questo progetto, iniziato in Polonia, a Kracovia, quasi 11 mesi fa è arrivato alla sua ultima mobilità” spiega la professoressa Gretel Tagliarini responsabile della Commissione Internazionalizzazione a cui fanno capo tutti i Progetti Erasmus dell’Istituto della Valle Brembana.
Il Paese titolare, capofila e coordinatore del progetto è la Lituania con l’ istituto Juodsiliu Silo gimnazija e i Paesi e le scuole coinvolte sono cinque. Oltre alla capofila Lituana, dalla Polonia il X Liceum Ogolnoksztalcace im. Komisji Edukacji Narodowej di Krakowie, dalla Grecia il Gymnasio Iolkou di Volos, l’istituto bulgaro Konstantin Konstantinov e, ovviamente l’Italia con l’Istituto Superiore di San Pellegrino.
“Abbiamo iniziato con la prima mobilità in Polonia, a Cracovia, la seconda si è svolta in Italia a San Pellegrino Terme dal 22-26 novembre 2021, la terza a Volos in Grecia, poi in Lituania a Vilnius e questa ultima è stata organizzata a Sliven in Bulgaria”. Sono tutte mobilita’ fisiche, e alle mobilità in uscita partecipano sempre 5-6 studenti e 2-3 adulti (docenti e personale amministrativo). In Bulgaria hanno partecipato 5 studenti selezionati attraverso un bando interno che ha premiato alcune delle eccellenze dell’ Istituto. Il Team italiano è partito domenica 11 settembre ed ha iniziato il percorso Lunedì a Sliven rientrando sabato 17.
Tra una mobilità e l’altra gli studenti, sotto la guida attenta dei docenti, hanno generalmente preparato le attività che poi hanno presentato alla successiva mobilità fisica, ma questa volta il tempo a disposizione è stato davvero limitato: solo 5 giorni prima di partire. Ma l’impegno profuso dai 5 ragazzi di San Pellegrino ha dato risultati eccellenti. Argomento specifico delle attività in Bulgaria è stato “Physical health ” (La salute fisica) e ogni paese partner ha portato un approfondimento su uno specifico argomento assegnato: Physical activity and its benefits (Lithuania); The most popular types of physical activity (Bulgaria); Physical Activity and Lifestyle (Italy); Physical health and mental wellbeing (Poland); Low physical activity: what dangers this hides? (Greece).
“Tutti gli studenti che partecipano a questi progetti” conferma Camilla Rota, docente di matematica e una degli accompagnatori del gruppo di San Pellegrino, “tratta i propri temi in lingua inglese, che è la lingua ufficiale parlata nei progetti Erasmus. L’ importanza di queste mobilità è evidente al termine di ogni fase del Progetto, i ragazzi ne escono molto motivati ed inclusivi e già questo è un enorme successo. Inoltre il rapporto che si instaura tra studenti e docenti accompagnatori permette di creare un feeling che continuerà per tutto il successivo periodo scolastico migliorando anche i risultati del profitto”.
Gli studenti che hanno partecipato a questa mobilità sono stati Alice Tosi di 4^M ad indirizzo Turistico, Elisa Rugginello della 4^ Pasticceria, Andrea Omacini di 4^ di Accoglienza Turistica, Samuele Turani del quarto anno di Cucina, e Lorenzo Minotti, il più giovane del gruppo, frequentante la 3^ di accoglienza turistica. “Vederli iniziare questo percorso impacciati e titubanti e finirlo sicuri e disinvolti soprattutto nell’uso della lingua straniera ma anche nella gestione dei rapporti personali è molto gratificante – dice Guido Fraschini, accompagnatore e docente di Accoglienza Turistica – Non sempre i ragazzi si adattano a condizioni diverse rispetto a quelle a cui sono abituati. Il cibo, l’uso delle tecnologie, la lingua sono spesso un grosso ostacolo rispetto ad una integrazione. In questo caso, però, hanno dimostrato una grande maturità e una forte collaborazione in tutte le situazioni proposte che hanno reso questa esperienza formativa e piacevole per tutti”.
“Ci siamo sentiti tutti molto responsabilizzati da rappresentare l’Italia e il nostro Istituto in questo progetto – racconta Lorenzo, il più giovane del gruppo – Sapevamo che era l’ultima mobilità e volevamo lasciare una bella immagine di noi agli altri partecipanti e penso proprio chi ci siamo riusciti.” “Abbiamo cercato tutti di portare un po’ di noi stessi in questa esperienza,” conferma Alice, “avevamo come tema l’attività fisica e lo stile di vita e abbiamo raccontato le nostre storie cercando di renderle coinvolgenti per chi ci ascoltava. Io faccio sport a livello agonistico e tutta la mia vita è condizionata da questo. Penso che condividere la mia storia sia stato utile anche per permettere agli altri di conoscermi più in fretta e di avvicinarmi di più agli altri studenti”. “Una bellissima esperienza che ci permette di abbattere stereotipi e distanze”, affermano insieme Samuele, Elisa e Andrea, “un solo difetto: è durata troppo poco”.
Ora verrà rendicontato, a livello internazionale, tutto il progetto con la consapevolezza che questi scambi tra Nazioni diverse non possano che far crescere la voglia di conoscere e di mettersi in gioco di ogni partecipante.