Quasi trent’anni fa, un’idea nata nella quiete di Moio dè Calvi tracciò un percorso unico di valorizzazione del territorio e della socialità della Valle Brembana: era il progetto della frutticoltura diffusa e della Mela Val Brembana. Oggi quel progetto continua a crescere in campo, in tavola e in una festa che sabato 15 e domenica 16 ottobre ha decretato un gratificante tutto esaurito.
La “Festa della Mela” proposta dall’Associazione Frutticoltori Agricoltori Valle Brembana (AFAVB) e dalla Cooperativa Terre d’Oltre la Goggia ha sancito ancora una volta come la sinergia di sapori e valori della gente brembana ha stimmate d’eccellenza qualitativa sempre più rare sui mercati e per questo sempre più ricercate da turisti, escursionisti, famiglie e tanti, tanti giovani. Temi che in tempi non sospetti alcuni pionieri hanno messo fra le priorità proprie e della Valle: Davide Calvi (già sindaco di Moio), Domenico Milesi di San Giovanni Bianco e Andrea Salvi di San Pellegrino Terme.
Gente che ha aperto strade e sentieri dove i rovi soffocavano orizzonti e che oggi hanno raccolto dall’alto dei cieli il commosso applauso degli amici frutticoltori guidati dal presidente Pinuccio Gianati e da centinaia di visitatori che a chilometri zero hanno colto l’essenza di una Valle tutta da gustare e sostenere. Il ricordo dei soci scomparsi è stato il momento culminante di una due giorni favorita da un meteo ideale e da tante concrete sinergie.
Il tutto esaurito non ha riguardato solo l’area che proponeva le diverse varietà di mela, ma anche il banco delle frittelle (memorabili) preparate in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di San Pellegrino Terme, quello con ottimo pane e cotechino proposto dall’APT Moio de’ Calvi, le aree gioco per bambini con antichi giochi in legno le visite guidate al museo Piccolo Mondo Antico, l’aperitivo “panoramico” al Curto, le specialità del Ristorante La Mela con sede in municipio, lo stand della parrocchia (sold out per gli scarpinocc) e le tante bancarelle di prodotti tipici e artigianato davvero a chilometri zero. Dopo i saluti di rito di Annalisa Agape, presidente della Cooperativa e del sindaco di Moio Alessandro Balestra, il presidente Gianati e la sua vice Olga Locatelli hanno presieduto le premiazioni. Un’artistica lastra in vetro lavorata a grande fuoco dal maestro Ezio Valoti di Nembro è andata alle mogli di Davide Calvi ed Andrea Salvi, così come al figlio di Domenico Milesi.
Nei concorsi (giudicati “alla cieca” dagli allievi del corso operatore agricolo dell’ABF di San Giovanni Bianco) i riconoscimenti sono andati ai frutti migliori e quelli più grossi. A dominare le classifiche di peso sono stati i frutti del Campo Scuola Arcobaleno delle Mele che celebra il decennale di attività: da lì sono arrivate una renetta da 632 grammi ed una Topaz da 275 grammi. Meritati applausi sono andati al team guidato da Walter Carminati, che comprende anche Celestino Valcher, Franco Carminati, Marino Persico ed Eugenio Belotti. Quest’ultimo ha ottenuto il premio di categoria con una golden da 416 grammi. Nel concorso qualità primi posti per Olga Locatelli (golden), Pinuccio Gianati (topaz) e ancora Campo Scuola (renette).Da segnalare anche la classifica del concorso torte (ovviamente di mela) organizzato dalla Cooperativa: primo premio per Tiziana Rota di Almenno, secondo per Elena Farina di Moio e terzo per Emanuela Bassis, villeggiante a Moio.
Ultima nota, non certo per ordine d’importanza, per l’incontro mattutino fra memoria e didattica tenuto al Campo Scuola dal consulente Adriano Gadaldi: ammirazione, interesse e fattiva curiosità. L’irrefrenabile voglia di Mela Val Brembana è, ad ogni livello, positiva e contagiosa.