53 anni di infinite donazioni: l’Avis di Sant’Omobono in una valle “di buon sangue”

Può un'associazione come l'Avis aver costruito una comunità? Potremmo dire proprio di sì! Da un piccolo gruppo si è formata, e una valle intera si è aggregata, non una valle di lacrime ma una valle di buon sangue.
27 Ottobre 2022

Può un’associazione come l’Avis aver costruito una comunità? Potremmo dire proprio di sì! Da un piccolo gruppo si è formata, e una valle intera si è aggregata, non una valle di lacrime ma una valle di buon sangue.

“Nel 1969 il nostro primo fautore si diede da fare per costituire con un piccolo gruppetto di persone il primo Gruppo Avis della Valle Imagna: il Dante Frosio, a cui è dedicato il nostro labaro. Così com’era nel suo modo di fare, raggruppò volontari di Costa, Fuipiano, Corna, Rota, Brumano, Locatello, Valsecca e Sant’Omobono e di altri paesi della Valle e costituì, così un po’ alla buona, il Gruppo Avis Valle Imagna.” Così ha esordito Renzo Frosio, presidente attuale dell’associazione, nel raccontarci quella che per lui e per tutti gli avisini è una “grande famiglia”.

“Ricordo benissimo che le donazioni si effettuavano presso l’attuale Scuola dell’infanzia di Selino Basso, dove vi erano le Suore, che alla domenica mattina, davano la disponibilità di alcuni locali. Il donatore, dopo una sommaria visita di buono stato di salute, si sedeva su di uno sgabello (i più fortunati sulla sdraio); veniva sottoposto al prelievo convogliando il sangue in un flacone di vetro agganciato ad una piantana. Poi, via a mangiare e bere! Era occasione per parlare, per scambiarsi idee e diventare amici.”

Nel tempo questi prelievi furono trasferiti presso le Scuole Elementari, nel vecchio edificio del Comune di Sant’Omobono Imagna, in locali che erano più ampi, ma che hanno cominciato a creare problemi di igiene per via dell’attività pubblica svolta; negli anni ’90 quindi la volta degli spazi dell’Asl. Durante questi cambiamenti si creano le sezioni della Media Valle Imagna, Berbenno e il gruppo di Sant’Omobono, che comprende i paesi dell’alta valle. Oggi gli avisini della Valle si spostano al centro raccolta di Monterosso, a Bergamo, dove comodamente e con possibilità di prenotazione online, effettuano la donazione anche in compagnia di altri valdimagnini, organizzando piccoli gruppi, come quello dei motociclisti, che, come gli avisini di allora, poi si rifocillano con eccellenti colazioni abbondanti.

avis valle imagna 50 anni - La Voce delle Valli

La storia dell’Avis del nostro territorio ha personaggi ben definiti: “Dopo il fondatore Dante Frosio, si sono scambiati il testimone alla Presidenza Marcello Salvi sino al 1994 per continuare con Renzo Frosio, Presidente eletto nel 1995 e rimasto in carica per 15 anni consecutivi e pertanto sino al 2009. Per i seguenti 2 mandati, e quindi per 8 anni, la Presidenza passa a Valentina Zuccala, periodo in cui utilizzando tutti gli strumenti e le capacità dei componenti del Consiglio, la propaganda sul territorio di nostra competenza, con la telematica, ma la presenza assidua ed il passa parola tra i soci, la Sezione Comunale raggiunge traguardi di invidiabile consistenza.”

Sin dall’inizio ad oggi l’Avis è stata ed è una associazione ben integrata con il territorio e fra la popolazione di ogni età che negli anni ha sempre condiviso e atteso con gioia l’assemblea annuale, svolta solitamente nel mese di febbraio, dove si ascoltano i bilanci e risultati raggiunti ma soprattutto si condivide buon cibo, momento migliore come occasione di unità e comunità. Esempio lampante dato dall’ultima assemblea pre Covid, la domenica 23 febbraio 2020, prima che il mondo si fermasse per qualche mese.

Questa è solo una delle tante date storiche: “Nel 1971, proprio il sottoscritto tenne a battesimo il labaro dell’associazione – sorride Frosio – e altro momento fondamentale, più vicino a noi, il 45° di Fondazione nel 2014, con la posa e l’’inaugurazione del nostro sasso/monumento, posto nella zona del centro sportivo di Sant’Omobono Terme e all’inizio del percorso vita, simbolo dell’Unione e della forza dei tanti valdimagnini che negli anni hanno costantemente mantenuto alto il numero di donazioni.”

Attualmente l’Avis di Sant’Omobono Terme conta circa 350 avisini, di cui 300 attivi e 50 “avisini emeriti”, così definiti, che comunque partecipano attivamente alla vita sociale della associazione,anche nei momenti di promozione sul territorio quali feste estive o progetti nelle scuole e momenti conviviali come l’appuntamento del NatalAvis, ogni anno in una parrocchia dei diversi paesi dell’alta valle.

L’Avis è unità, unione, non solo fra i suoi avisini ma anche con le altre associazioni del territorio: “La fiaccolata della solidarietà al Santuario della Cornabusa è un appuntamento fisso da 32 anni, un sabato di ottobre, ideata in casa di Marcello ed Erica, in uno fra i tanti incontri “familiari” che ricordo con tanto affetto e piacere”, ricorda Renzo. Il bene porta sempre altro bene, l’Avis ne è l’incarnazione.

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