Gli effetti dei cambiamenti climatici e i rischi collegati al cibo sintetico sono stati al centro del convegno che si è tenuto ieri mattina presso l’Auditorium della Banca di Credito Cooperativo di Treviglio. Promossa da Coldiretti Bergamo, questa riflessione fa parte delle iniziative legate alla Giornata Provinciale del Ringraziamento che si terrà a Treviglio domenica 13 novembre.
Nel presentare l’incontro, il direttore di Coldiretti Bergamo Carlo Loffreda ha sottolineato l’importanza che temi così impattanti sul futuro dell’agricoltura e sulla vita di tutti siano approfonditi con esperti e posti all’attenzione dei giovani, sottolineando la presenza delle classi quinte dell’istituto Agrario di Treviglio. Sollecitato dalla moderatrice Simona Befani, giornalista di Bergamo Tv, il meteorologo Andrea Giuliacci ha subito sottolineato il fatto che il cambiamento climatico non è una sensazione, ma una certezza avvalorata dai dati raccolti con gli strumenti meteo.
Dopo aver illustrato le varie fasi che hanno interessato il clima e hanno portato ad un innalzamento della temperatura di circa 1,1 gradi, Giuliacci ha evidenziato che una grossa incognita è rappresentata dalla disponibilità delle risorse idriche. “La pioggia – ha detto – cade sempre più o meno nella stessa quantità, ma è distribuita in modo diverso rispetto al passato e spesso è associata ad eventi estremi. In futuro ci sarà sempre meno acqua per questo bisogna imparare ad immagazzinarla e a non sprecarla”.
“La mancanza di precipitazioni nella scorsa stagione – ha evidenziato il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio – ha tagliato sensibilmente tutti i raccolti e questo non va a pesare solo sulle imprese agricole ma su tutta la collettività in quanto viene messa in pericolo la nostra sovranità alimentare e ci si espone al rischio di speculazioni con il conseguente aumento vertiginoso dei prezzi”. Parlando del cibo sintetico Brivio ha sottolineato che presto potrebbe invadere anche il nostro Paese. “Il fatto che pochi soggetti si stiano interessando di realizzare questi prodotti – ha avvertito – mette a rischio la nostra libertà di scegliere ciò che vogliamo mangiare. Non dobbiamo farci ingannare dalla comunicazione accattivante che stanno mettendo in campo, perché i loro messaggi in realtà nascondo grossi pericoli”.
Anche per l’assessore regionale all’Agricoltura, Ambiente e Sistemi Verdi Fabio Rolfi i cambiamenti climatici stanno comportando grosse difficoltà al settore agricolo. “Anche in un contesto cambiato – ha avvertito – gli agricoltori devono avere la possibilità di continuare a produrre e fare reddito. Se gli agricoltori non producono questo ricade su tutti i cittadini e sul territorio. Anche la pubblica amministrazione però deve adeguarsi ed essere più rispondete alle esigenze del momento”.
Rolfi ha inoltre affermato che nei giorni scorsi il Consiglio regionale ha approvato una mozione per sostenere la petizione mondiale per fermare lo sbarco a tavola del cibo sintetico. “Rompere il legame naturale del cibo tra l’uomo e la terra rischia di spingerci verso l’omologazione alimentare. Non ci può essere competizione tra un laboratorio in grado di produrre latte sintetico e una stalla: per il primo non ci sono costi per il mangime, il veterinario e gli altri fattori di produzione e non c’è neppure il rischio di siccità e di malattie. Poche multinazionali rischiano di distruggere filiere produttive che rappresentano la storia e il volano economico per interi territori”.
L’intervento di Monsignor Donghi, parroco di Treviglio, ha invece messo in evidenza come la Chiesa sia attenta ai temi dell’ambiente, richiamando l’enciclica di Papa Francesco “Laudato Si” e i messaggi che la Conferenza Episcopale ogni anno diffonde in occasione della Giornata Provinciale del Ringraziamento. “La chiesa – ha detto – parla della natura in termini di Creato, ciò di un progetto che ha un senso e un fine”.
Collateralmente ai lavori del convegno è stata avviata la raccolta firme, che si sta svolgendo su tutto il territorio nazionale, e ha l’obiettivo di promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech. La petizione potrà essere sottoscritta negli uffici Coldiretti, nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi promossi sul territorio provinciale, a partire dalla Giornata Provinciale del Ringraziamento che si terrà domenica a Treviglio.