Ci vorrà una settimana prima della riapertura almeno a senso unico alternato: è questo ciò che si prospetta per la Strada provinciale 14 che collega Gerosa a Brembilla, chiusa lunedì alle 17 a causa di una frana. A dichiararlo il delegato grandi opere della Provincia di Bergamo Mauro Bonomelli, che stima i costi dell'intervento a 120 mila euro. Nel frattempo è stata riaperta la comunale Blello-Gerosa, ma è necessario prestare molta attenzione.
Una settimana, un tempo lunghissimo stabilito dai tecnici che hanno effettuato un ulteriore sopralluogo nella zona dello smottamento. La causa è un muro di tre metri, ancora pericolante, che deve essere messo in sicurezza tramite strumenti appositi. Intanto, il terreno continua a cedere e detriti si trascinano fino in carreggiata, invadendola più di quanto non lo sia già: la frana è caduta in un punto dove non si era mai verificato nulla prima e durante la notte lo smottamento non ha accennato a fermarsi. Prima della riapertura della strada, sarà necessario infatti anche ripulire l'enorme quantità di massi, terra e alberi scivolati, un lavoro molto complesso. Si parla di tre giorni di lavori indicativi, affidati prima all'impresa Midali che provvederanno a fare disgaggi e poi all'impresa Salvi, che si occuperà di posizionare le reti.
Per tamponare i disagi, è stata riaperta la strada comunale Blello-Gerosa, chiusa da due settimane per lavori di messa in sicurezza in seguito ad un'altra frana. Questo percorso alternativo permette un collegamento fra gli abitati, ma è necessario prestare attenzione e procedere lentamente, poiché sul tragitto sono presenti diverse strettoie, motivo per cui è poco adatta ai mezzi pesanti.
“Abbiamo una strada che non è percorribile: da un lato un ponte che non supporta camion grossi, il ponte Bailey fra Gerosa e Peghera, dall'altro la strada di Blello, stretta e tortuosa – ha spiegato Alvaro Ravasio, titolare di Casarrigoni, azienda di stagionatura formaggi di Peghera a L'Eco di Bergamo – Non abbiamo mezzi nostri perché abbiamo terziarizzato il servizio e le ditte si rifiutano o fanno storie”. Se residenti, studenti e pendolari stanno subendo diversi disagi, anche le aziende dei formaggi infatti ne stanno soffrendo, dal momento che i loro mezzi non possono raggiungere in alcun modo Brembilla o Peghera. “L'amarezza è tanta, perché ci sentiamo lasciati indietro dagli enti che dovrebbero venirci incontro” ha concluso Ravasio.