A Sant’Omobono Terme, località Mazzoleni, un fabbro di 70 anni ha esposto sul proprio cancello di casa un manufatto con la scritta: “Arbeit Macht Frei” di hitleriana memoria. Il fatto ha destato scalpore e sdegno anche perché è successo proprio nel Giorno della Memoria, venerdì 27 gennaio. Tuttavia l’uomo si è giustificato affermando che, così facendo, credeva di omaggiare gli ebrei e che certamente non voleva destare così tanto clamore. La scritta è stata successivamente rimossa dai Carabinieri.
Il fatto è stato segnalato dalla Comunità Ebraica di Milano che ne ha fatto partecipe il consigliere comunale di Bergamo Simone Paganoni che, a sua volta, l’ha riferito al consigliere comunale di Milano Daniele Nahum: quest’ultimo è anche Presidente dell’Unione Giovani Ebrei di Milano.
Inizialmente tutti quanti pensavano che si trattasse di una fake news che era stata fatta uscire “ad hoc” proprio nel “Giorno della Memoria” ed, invece, era tutto vero. Diverse persone, passando per Sant’Omobono Terme, avevano notato sul cancello di una casa privata la scritta “Arbeit Mach Frei” ossia “Il lavoro rende liberi” che certamente richiamava alla memoria i campi di concentramento tedeschi.
Si trattava di una riproduzione anche ben riuscita, dato che era grosso modo delle stesse dimensioni di quelli originali che campeggiavano fuori dai campi di concentramento nazisti, e quindi non si è perso tempo e si sono chiamati subito i Carabinieri.
I Militari hanno chiesto spiegazioni al proprietario che si è giustificato dicendo che il manufatto gli era stato commissionato anni prima da una scuola e che lui pensava, esponendolo, di rendere omaggio agli ebrei.
I Carabinieri hanno indagato sul passato del signore e non si sono trovati precedenti che lo leghino a fatti di razzismo o comportamenti inneggianti al fascismo oppure al nazismo. Le Forze dell’ordine, vista la situazione, non hanno preso provvedimenti nei confronti dell’uomo però, ovviamente, hanno fatto rimuovere la scritta.