L’Atalanta si ferma anche contro il Milan: 2 a 0 per i rossoneri, orobici mai davvero in partita

La Dea cade a San Siro, il Milan la doma 2 a 0 grazie ad una partita molto più convincente di quella degli uomini di Gasperini, che proseguono sulla falsariga della gara di Lecce ed offrono una prestazione troppo incolore ed approssimativa.
26 Febbraio 2023

La Dea cade a San Siro, il Milan la doma 2 a 0 grazie ad una partita molto più convincente di quella degli uomini di Gasperini, che proseguono sulla falsariga della gara di Lecce ed offrono una prestazione troppo incolore ed approssimativa. L’Atalanta si presenta con un folto centrocampo De Roon-Koopmeiner-Ederson e le due punte Lookman e Hojlund. Nel pacchetto arretrato è squalificato Demiral, Djimsiti gioca tra Scalvini e Toloi. I rossoneri recuperano Maignan, il portiere torna titolare dopo oltre cinque mesi di assenza. Sulla fascia destra c’è Messias, Brahim Diaz e Leao a sostegno di Giroud, confermato Thiaw in difesa.

I padroni di casa partono forte, in una partita dai ritmi alti sembrano in grado di imporre il proprio, sebbene le occasioni scarseggino. Ci prova Tonali dai 25 metri dopo tre minuti, palla molto alta. Due primi dopo è Giroud ad avere una bella chance, Leao imbuca in area e il francese prova la torsione, palla a lato. La Dea fa grande fatica a costruire gioco, il Milan è sempre in anticipo e alla fine vede premiata la propria supremazia territoriale.

Lancio per Giroud, il centravanti fa la sponda di testa, Theo Hernandez calcia una gran botta al volo di mancino, la sfera centra il palo, poi la schiena di Musso ed entra in porta. Autorete dello sfortunato portiere, ma grande coordinazione dell’esterno, baciato però dalla fortuna. Buona sorte o meno, l’Atalanta non riesce a reagire, con Ederson e Koopmeiners fuori dal gioco e tanti, troppi errori tecnici. Anzi, Leao avrebbe la chance per il raddoppio in contropiede, ma il suo destro a giro finisce alto. Agli uomini di Gasperini non riesce una vera giocata offensiva e vanno negli spogliatoi in svantaggio di un gol ma, soprattutto, indietro dal punto di vista fisico e tecnico.

Lacuna che appare anche nella seconda frazione di gioco, in cui sono ancora i padroni di casa ad andare più vicini al gol. Contropiede di Messias, Brahim Diaz manda col tacco Giroud, Musso è super in uscita a murarne lo scavetto. Entra Boga, l’Atalanta passa al 3-4-3 ma i rossoneri vano due volte vicinissimi al raddoppio: prima Maehle chiude su Leao che doveva solo spingere in porta, poi è lo stesso portoghese a servire Messias in piena area, ma il 30 spara alto col destro da posizione favorevolissima.

Il cambio di modulo porta ai bergamaschi un po’ più di coraggio, ma nessuna giocata veramente degna di nota. All’86, Leao imbuca nello spazio per Junior Messias, Musso questa volta esce totalmente in ritardo, l’ex Crotone lo supero con lo scavetto e di fatto chiude la partita. Partita giocata male dagli orobici, poco consistenti, sempre anticipati e con l’attivo una grande quantità di errori tecnici e zero tiri in porta. Difficile lottare per i primi quattro posti con prestazioni del genere, servirà un reset immediato e un approccio totalmente diverso sin dalla prossima di campionato: sabato 4 marzo a Bergamo arriva l’Udinese, contro i friulani occorrerà voltare pagina.

Foto: Alberto Mariani

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