Polveri bagnate a Bergamo, l’Atalanta non sfonda e contro l’Udinese ottiene un punto che non aiuta nella corsa all’Europa, ormai sempre più in salita. Per la Dea è emergenza in difesa: fuori sia Palomino che Scalvini, giocoforza tocca a Demiral giocare tra Toloi e Djimsiti. Si rivede invece il tridente Boga-Lookman-Hojlund con il centrocampo tutto orange a sostegno, panchina per Ederson. L’Udinese perde Ehizibue per squalifica, in difesa ci sono Becao, Bijol e Perez, Ebosele preferito a Pereyra sulla destra, Becao-Succes il duo offensivo.
La novità dell’ultimo secondo è Ruggeri, che parte titolare a causa di un problema fisico occorso a Zappacosta durante il riscaldamento. L’Atalanta non inizia male, cercando di aggredire alto gli avversari, che dal canto loro difendono e ripartono. È proprio su una ripartenza la prima occasione del match: Beto parte in velocità e serve Lovric in area, il 4 spreca tutto con un tiro di mancino forte ma largo.
Ci prova anche Lookman, conclusione smorzata, poi Djimsiti combina un pasticcio sbagliando il retropassagio per Musso, Beto si presenta a tu per tu con l’argentino, bravissimo a non farsi saltare fermando la palla in uscita bassa. La Dea fatica a trovare idee offensive e i propri uomini di qualità, Gasperini prova a passare al duo d’attacco Lookman-Hojlund con Boga trequartista, soluzione che dovrebbe esaltare le doti del 10, ma penalizza molto gli altri due attaccanti, lontani dalla porta e opachi durante la prima frazione. Prima frazione che si conclude senza altri squilli ma con un’altra brutta notizia per i bergamaschi, dato che al 40’ deve uscire Koopmeiners: probabile problema muscolare per lui, dentro Ederson.
Un cambio che rende sulla distanza, perché il brasiliano cresce con il passare dei minuti come tutta la squadra e prova anche un bel tiro al 49’, Silvestri c’è. Boga e Lookman provano ad accendersi, il nigeriano conclude due volte, senza fortuna, poi Ruggeri impegna il portiere friulano con una rasoiata (ma c’era fuorigioco, sospetto). Gli orobici cambiano assetto offensivo inserendo Muriel e Pasalic per i numeri 10 e 11, è il croato ad avere la chance più grande: Maelhe arriva fino in fondo e crossa di destro, l’88 arriva a rimorchio ma il suo tiro è chiuso da Becao quasi sulla.
I padroni di casa premono praticamente per tutta la gara, senza mai trovare la scintilla giusta per aprire una difesa sempre più compatta: l’Udinese rinuncia infatti a giocare, difendendo nei propri 40 metri. L’ultima occasione è di Toloi all’89’. Su corner, Ruggeri appoggia per il capitano, largo in area. Dal suo destro parte un gran tiro a giro, Silvestri vola a mettere fuori.
Ultimo squillo di un pareggio a reti bianche che serve poco all’Atalanta, la cui prova è andata migliorando nel corso della partita. Si rivedono però i fantasmi dello scorso girone di andata, soprattutto in un attacco che fa fatica a segnare e in una squadra a cui sembra mancare un leader, se non un fantasista. La prossima partita, poi, si prospetta durissima. A Napoli c’è infatti la capolista solitaria, alla Dea il compito di sopperire alle mancanze dando il massimo.