Con la chitarra per le strade d’Europa: Jonathan Locatelli, un busker tra Tenerife e Marsiglia

A volte, basta una chitarra per sentirsi a casa in ogni luogo. Quantomeno, è quello che basta a Jonathan Locatelli, artista di strada valdimagnino recentemente approdato in Francia per portare la propria musica tra le vie d’Oltralpe.
14 Marzo 2023

A volte, basta una chitarra per sentirsi a casa in ogni luogo. Quantomeno, è quello che basta a Jonathan Locatelli, artista di strada valdimagnino recentemente approdato in Francia per portare la propria musica tra le vie d’Oltralpe. Una storia curiosa, nata quasi per caso e in continua evoluzione.

“Io sono originario di Corna Imagna. Ora mi trovo in Francia, ma è successo un po’ per caso. Per mia natura, sono incline a spostarmi, faccio una vita abbastanza ‘randagia’ – racconta Jonathan- volevo andare a Tenerife, perciò sono passato attraverso la Spagna fino a Malaga, a piedi, poi sono arrivato fino alle Canarie per dare un’occhiata e magari trasferirmi per l’inverno. Sono tornato a Bergamo per raccogliere le idee e, alla fine, ho cambiato idea: mi sono imbattuto in Marsiglia e mi è piaciuta subito molto, Tenerife l’ho vista un po’ occidentale, Marsiglia invece ha una mescolanza di etnie incredibile, tantissimi arabi, turchi, africani, c’è di tutto”.

Jonathan non perde tempo e cambia i propri piani: due mesi fa approda dunque in Provenza, armato della propria chitarra: “Sono partito per fare l’artista di strada e mi sono trovato bene, anche per un discorso musicale. Io principalmente suono in strada, già il fatto che si possa fare senza problemi è ottimo”.

Il contesto marsigliese aiuta il nostro chitarrista: “Spesso ci sono limiti burocratici oppure di mentalità, qui sarebbe illegale suonare per strada, ma è tollerato. La polizia mi è passata davanti decine di volte e spesso mi saluta, alcuni suonano la chitarra come me e mi chiedono consigli o fanno un video. Di solito gli artisti di strada non sono visti di buon occhio, invece qua è diverso ed è fantastico”. Marsiglia si rivela piena di opportunità per chi ha uno strumento e tanta voglia di mettersi in gioco. “Essendo straniero, ho iniziato subito a cercare posti dove suonare al coperto, ristoranti o bar – racconta – ho trovato una serie di concerti in cui suonare. La strada è una vetrina pubblica, tutti ti guardano e, varie volte, sono venuti a chiedermi di esibirmi. Nell’ultimo mese e mezzo ho fatto sette concerti al coperto e ne ho in programma altri, dunque sta andando bene”.

Un’esperienza positiva per Jonathan, il cui amore per la musica dura da più di vent’anni: ora 35enne, ha iniziato a suonare quando ne aveva dodici. “Io sono autodidatta, ma anche io ho studiato con i miei metodi. Ma lo studio è l’esercizio, a prescindere che sia standardizzato o personale, per la logica di ognuno, sempre studio è. Ho cominciato ascoltando musica e suonando molte ore, mi sono costruito il mio stile che mio non è, assorbo tanto dagli altri, come è giusto che sia”.

Una visione artistica molto precisa: “I grandi della musica scompaiono, ci deve essere qualcuno che porti avanti il discorso. Io ho sviluppato un minimo di tecnica per essere considerato un virtuoso, ma suono molto di pancia, non ho una tecnica pulita e precisa, le mie ispirazioni vengono da artisti molto espressivi. A me interessa più l’espressione, anche a discapito della perfezione, che non amo aldilà della musica: meglio una cosa un po’ sporca ma vera, piuttosto che una perfetta ma che non mi dice troppo”.

Per il futuro, i progetti non mancano, sempre seguendo uno stile di vita assolutamente unico. “L’idea sarebbe di tornare in Italia per esplorare Roma, vorrei farlo in bici, percorrendo la penisola, con i bagagli caricati sul mezzo. Questo in attesa del disco che sta per uscire, ho registrato un EP di 5 pezzi che farò uscire nei prossimi mesi, non so ancora quando. È autoprodotto – spiega  – on ho nessuno che mi sponsorizza, sto ancora aspettando il signor Sony!” scherza Jonathan.

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Commenti:
  1. Andreina Capelli mamma berbennese Daina Giulia, residente sposata a Gualdo Tadino PG Umbria ha detto:

    Complimenti e buona musica scoprendo altre realtà..

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