Alta Val Brembana, il bostrico avanza: il rischio è anche idrogeologico

Continuano i danni causati dal bostrico in alta Valle Brembana, un insetto autoctono che sta letteralmente devastando le abetaie.
17 Aprile 2023

Continuano i danni causati dal bostrico in alta Valle Brembana, un insetto autoctono che sta letteralmente devastando le abetaie. Stando ad alcune stime, il solo Comune di Branzi – come riporta L’Eco di Bergamo – ha quantificato in circa 10 milioni di euro il danno nei suoi boschi, per taglio, pulizia, trasporto e ripiantumazione con altre specie.

Il rischio se non si interviene, come sottolinea il sindaco di Isola di Fondra, Carletto Forchini, è di perdere i boschi dell’alta Valle Brembana. L’insetto ha sempre colpito in alta valle, ma con le condizioni di forte siccità di questi anni, la situazione è diventata molto più grave: gli alberi sono più sofferenti e diventano facile bersaglio dell’insetto. A resistere sono solo quelli presenti sul fondovalle.

Gli alberi di abete che si trovano fino a 100 metri da quelli secchi sono ad alto rischio di attacco. Quando gli insetti adulti escono dall’albero, la chioma di quest’ultimo si arrossa e l’albero muore nel giro di poche settimane, a metà estate. La scorsa estate nei boschi dell’Alta Valle Brembana – precisamente fra Branzi e Isola di Fondra – il bostrico ha fatto ammalare centinaia di alberi: solo a Branzi sono stati colpiti 350 ettari di bosco.

Il rischio è anche per gli abitanti, perché con questa “emorragia” di piante, si va ad incrementare il rischio idrogeologico: sì, perché senza l’azione degli alberi si potranno generare micro frane e valanghe.

Inoltre, la presenza di piante marce può andare ad ostruire i corsi d’acqua minori e, in condizioni di pioggia, queste potrebbero generare un effetto diga.

Fonte: L'Eco di Bergamo

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