“Parlare di boxe è parlare di rispetto: cercare di ottenerlo per se stessi togliendolo all’avversario”: nelle parole del film Million Dollar Baby si potrebbe riassumere la storia di Sharon Mazzoleni di Almenno San Bartolomeo.
Nata il 19 Febbraio nel 1996 e laureata in Scienze e tecnologie delle produzioni animali, Sharon Mazzoleni vive ad Almenno San Bartolomeo e – alla faccia degli stereotipi di genere – nella vita pratica – appunto – la boxe.
“Avevo quattordici anni quando ho deciso che volevo praticare la boxe. All’inizio in una palestra del mio paese, ero timida all’epoca, e quando ho saputo che c’erano dei maschi mi sono tirata indietro. Successivamente ho iniziato a praticare Kick Boxing (l’ha praticata per 10 anni ndr), disciplina diversa dalla boxe, e quando è arrivato il Covid ho deciso che era arrivato il momento di cambiare ed ho iniziato a praticare la boxe, nonostante i compagni di allenamento fossero quasi tutti maschi”.
Sharon ci racconta che l’amore per questa disciplina gliel’ha trasmesso anche suo nonno, attraverso i film sulle arti marziali con Bruce Lee che guardavano insieme. La giovane almennese rivela che svolge un allenamento condiviso cinque volte a settimana: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato si allena presso Accademia360 & Boxe Caloi in Via Borgo Palazzo (Bergamo), mentre il martedì si allena presso la palestra La Quarenga di Almenno San Bartolomeo con il suo allenatore Paolo Verga: “Il mio allenatore è una persona che mi sprona tantissimo, mi incoraggia all’ennesima potenza. Secondo me è molto importante!”.
Sharon prosegue dicendo che vi sono dei punti di forza e di debolezza su cui lavorare nella sua boxe: “Per quanto riguarda i punti di forza ci sono motivazione, voglia di mettersi in gioco e mostrare a me stessa e, non solo, che posso farcela dando il meglio; infatti la boxe me lo sta insegnando. Ma devo imparare a credere di più nelle mie potenzialità”.
La boxe è ancora un mondo maschilista o qualcosa sta cambiando? “Non è una questione di uomo/donna, ma di dovercela fare. Hai in testa la dimostrazione che vuoi fare questa cosa perché vuoi raggiungere quell’obiettivo. A coloro che criticano dico di provare e non focalizzarsi su questi stereotipi. Alla prima gara ero l’unica ragazza a combattere per la mia squadra ma io mi sentivo alla pari con i ragazzi. Fare boxe vuol dire passare oltre gli stereotipi!”.
Di recente Sharon ha svolto tre gare: una a Stezzano il 17 marzo, una a Brescia il 15 aprile e un’altra il 29 aprile, e le ha vinte tutte: “Quando ho vinto ho provato qualcosa che non avevo mai provato prima: un misto tra gioia, stupore e soddisfazione. Il regalo più grande non è stato il premio in sé, ma la vittoria. In futuro spero di essere un buon esempio sia per chi critica che per le ragazze che vogliono fare questa disciplina e anche per coloro che si sentono in soggezione”.
E nel tempo libero? “Lavoro a Milano (sono al terzo anno di dottorato in Scienze della Nutrizione all’Università degli Studi di Milano). Mi piace andare in montagna e stare in mezzo alla natura, uscire con gli amici, leggere e viaggiare per il mondo. Inoltre mi piace andare ai concerti e trascorrere del tempo con mia sorella Alessandra”.
Foto by Nicola Panza – Instagram @modern_ruin35mm