Pubblico delle grandi occasioni, con la “Bergamo Vip” del Ciclismo che ha risposto “presente” all’invito di Giovanni Bettineschi, patron di Promoeventi Sport, per la presentazione della Tappa del Giro d’Italia che interesserà la Bergamasca (anche le nostre valli Brembana e Valle Imagna – LEGGI QUA) con arrivo in Città a Bergamo il 21 maggio prossimo. Il tutto, per sottolineare come, ancora una volta, Bergamo sarà sotto i riflettori del mondo grazie al ciclismo. È avvenuto nella serata del 27 aprile all’interno dell’avveniristico padiglione di Confindustria con accesso dal Gate 5 del Kilometrorosso.
E lo sarà alla grande perché, come ha spiegato Bettineschi, a Bergamo è stata riservata una gara in giornata festiva, (dove è risaputo che lo share è molto superiore rispetto ai giorni feriali) con una percorrenza in provincia di 142 Km. sui 165 totali della tappa che parte da Seregno; una permanenza sul territorio di grande portata, innestata nell’anno in cui Bergamo e Brescia sono capitali italiane della cultura. A far da madrina alla serata Simona Befani, giornalista si BergamoTV, affiancata dal “Falco” di Rovetta, l’ex professionista Paolo Savoldelli vincitore di due edizioni del Giro d’Italia, i quali, ricordando Dario Acquaroli, il due volte campione del mondo di MTB recentemente scomparso per un malore a 48 anni il pomeriggio di Pasqua, hanno inteso dedicargli in luogo del canonico minuto di silenzio, un applauso che non ha mancato di essere scrosciante in tutta la sala.
I presentatori, hanno quindi dato il via agli interventi, aperti dal sindaco Giorgio Gori che ha rimarcato come l’evento non possa che costituire una importante vetrina per il territorio bergamasco grazie anche alle moderne tecniche di ripresa e trasmissione delle immagini. Si sono succeduti Giorgia Gandossi, assessore della Provincia, Paolo Franco, assessore regionale e Lara Magoni, sottosegretario allo Sport di Regione Lombardia.
Non poteva mancare il tributo al ricordo di Felice Gimondi, con un suggestivo filmato che ha commosso anche la figlia Norma Gimondi. Scomparso nel 2019, eterno rivale di Eddy Merckx “il cannibale”, le sue biciclette sono esposte al Museo del Falegname di Almenno San Bartolomeo, proprio dove vi sarà il traguardo volante della 15.a tappa del Giro, come ulteriore sua commemorazione, così come è dedicata al campionissimo di Sedrina la scultura in legno ideata da Domenico Bosatelli e GianPaolo Sana, scolpita da Emiliano Facchinetti e presentata previo rituale scopertura, dallo stesso Gianpy Sana.
Un filmato ha accompagnato l’arrivo sul palco di Sonny Colbrelli, con le immagini di una delle sue più belle vittorie, quando con una maschera di fango tagliò per primo il traguardo della Parigi-Roubaix 2021 una tra le più importanti classiche-monumento al mondo. Sonny Colbrelli era l’ospite d’onore quale tributo all’uomo, all’atleta ed alla sua scelta di vita. Sì, perché a marzo 2022, dopo l’arrivo ad una tappa della Vuelta a Catalunya si accasciò a terra per arresto cardiaco e fu salvato solo grazie alla tempestività ed all’intuito di un volontario addetto all’ambulanza. In sintesi, Sonny pur all’apice della carriera ha deciso di smettere con l’agonismo affermando che non vi è soddisfazione più grande della vita, guardare negli occhi i propri cari e che comunque le sue vittorie più belle sono i suoi figli.
«Sono fortunato ad essere qui a raccontare ciò che mi è successo, anche se resta ancora l’amarezza per non poter più essere nel gruppo – ha raccontato Colbrelli, particolarmente emozionato allo scorrere delle immagini del suo arrivo nel velodromo francese – ma ora ho una seconda vita, fatta di lavoro come testimonial del team Team Bahrain Victorious e come padre di due splendidi bambini».
Dopo l’entusiasmo espresso da Claudio Mologni, Presidente del Comitato Bergamo della F.C.I. e da Stefano Pedrinazzi della F.C.I. Lombardia, ha dato lustro alla serata anche l’intervento di Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia che ha confermato la visibilità dell’evento in 200 Paesi nel mondo. L‘aspetto della Pubblica Sicurezza è stato assicurato da Mirella Pontiggia, C.te Polizia stradale Bergamo, la quale ha riferito di aver già effettuato tutto il percorso di tappa in terra bergamasca al fine di monitorare i punti cruciali del percorso per poterli presidiare al meglio con i propri Agenti.
Al termine è stato ricordato che quest’anno ricorre il centenario del disastro del Gleno ovvero il cedimento dell’omonima diga avvenuto il 1° dicembre 1923 con riversamento a valle di circa 6.000.000 di metri cubi d’acqua seminando dolore e morte tra la Valle di Scalve e la Valle Camonica, con il sacrificio di 359 vittime. Nel pomeriggio di sabato 12 agosto alla Diga del Gleno vi sarà un concerto dal titolo “Viene giù il Gleno” di cui i cantautori Giorgio Cordini e Enrico Bollero hanno regalato un saggio alla platea, concludendo così la serata.
LA TAPPA
Gpm
- Valico di Valcava – salita di 11,6 Km
- Selvino (da Nembro)– salita di 11,1 Km
- Miragolo – salita di 5,2 Km
- Roncola – salita di 10,0 Km
Traguardi volanti
- Nembro verso le ore 14
- Almenno S.B. Museo del Falegname verso le ore 16
Arrivo
- Dopo il passaggio in Città Alta, (Porta Garibaldi – Boccola – Colle Aperto), discesa verso V.le V.Emanuele e traguardo finale in v.le Roma.
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Ho apprezzoto molto le informazione lette, espresse con chiarezza e non prolisse. Grazie