Inaugurata sabato 18 maggio, a Rota d'Imagna, una nuova sala polivalente annessa alle scuole elementari, a disposizione di tutti i cittadini e realizzata grazie ad un doppio finanziamento. Ma il taglio del nastro ha acceso la polemica: la candidata sindaco Maria Teresa Sibella della lista “Rota Futura Mimì sindaco” ha denunciato l'attuale amministrazione comunale per propaganda elettorale illegittima, a pochi giorni dalle elezioni del 26 maggio.
Lo spazio, costato circa 200 mila euro in parte finanziato dal Fondo regionale territoriale delle Valli Prealpine – presentato dalla Comunità Montana Valle Imagna – e in parte dal Comune, con un contributo da Bim Bergamo, è stato inaugurato sabato 18 maggio, alla presenza di diverse autorità. Al taglio del nastro il parroco don Ermanno Meni, che ha benedetto i locali, il sindaco Giovanni Paolo Locatelli, l'assessore regionale Lara Magoni, il consigliere provinciale Demis Todeschini e il presidente della Comunità Montana Roberto Facchinetti. “È un'opera importante, poiché rotesi e villeggianti potranno usufruire di una struttura accogliente” ha dichiarato il primo cittadino Giovanni Locatelli a L'Eco di Bergamo.
Un'inaugurazione che ha acceso la polemica fra Locatelli – sindaco uscente e candidato sindaco alle prossime elezioni – e l'altra candidata in corsa alla poltrona di sindaco, Maria Teresa Sibella della lista “Rota Futura Mimì sindaco” (QUA L'INTERVISTA AI DUE CANDIDATI). Sibella ha denunciato il sindaco Locatelli al Co.Re.Com – il Comitato Regionale per la Comunicazione – per violazione della legge 22 febbraio 2000 n. 38, che “promuove e disciplina, al fine di garantire la parità di trattamento e l'imparzialità rispetto a tutti i soggetti politici, l'accesso ai mezzi di informazioni per la comunicazione politica”. Sibella avrebbe inoltre fatto notare la presenza di materiali a fini propagandistici a favore della lista candidata del sindaco, all'interno dei locali comunali.
Il Co.Re.Com, per risposta, ha analizzato le denunce e ha confermato le accuse, contestando a Locatelli “l'utilizzo di strutture comunali per lo svolgimento di attività di propaganda elettorale”, oltre che “lo svolgimento di attività di comunicazione istituzionale priva di caratteri di impersonalità e indifferibilità” per quanto riguarda l'inaugurazione della nuova sala polivalente. Il primo cittadino si è difeso, precisando che lo spazio inaugurato è “un'opera pubblica, votata dal consiglio comunale, finanziata dalla Regione, Comunità Montana e Bim ed è stata inaugurata invitando tutti. Nessuno escluso”.