Un successo sofferto, ma voluto e cercato con carattere. L’Atalanta batte 3-2 lo Spezia nel turno infrasettimanale di serie A e a sole cinque giornate dalla fine si conferma nel pieno della lotta per l’Europa, anche quella che conta.
Nell’undici titolare c’è Musso al posto di Sportiello (influenzato), mentre a metà campo turno di riposo per Ederson, con Koopmeiners che giostra fra mediana e trequarti alternandosi con Pasalic. All’ultimo Hojlund va in panchina (fastidio muscolare) lasciando via libera alla coppia colombiana Zapata-Muriel.
L’Atalanta non accentua da subito il ritmo, pur con uno Spezia da subito asserragliato in area. I neroazzurri sbagliano troppo nel palleggio e arrivano spenti da Dragowski. I liguri hanno invece una fiammata al 18′ con Gyasi che si trova liberissimo e in gioco davanti a Musso e replica il gol dell’andata: 0-1. L’Atalanta subisce il colpo, ma poi trova spazio soprattutto a destra con Zappacosta e Koopmeiners, con Muriel centrale e Zapata che imperversa di fisico e di tecnica.
A suonare la sveglia arrivano un colpo di testa di Zapata (alto) ed un altro di Toloi (paratissima di Dragowski) seguito da un tiro clamorosamente alto di Koopmeiners. Al 32′ il pareggio arriva con un eccezionale tiro al volo di De Roon che dal limite insacca di potenza e precisione alla destra di Dragowski: 1-1. La squadra e il Gewiss Stadium tirano un sospiro di sollievo.
Nella ripresa si riparte all’assalto sotto la Nord e subito arriva il vantaggio. Prima uno spunto di Zapata viene bloccato al limite del regolamento da un difensore spezzino. Poi sul successivo corner al 48’arriva un’azione fotocopia di quella del pareggio: palla respinta fuori area e stoccata di collo esterno di Zappacosta che insacca, complice la deviazione di un difensore: 2-1.
Pochi minuti dopo tocca a Muriel che ancora su azione da corner raccoglie una respinta dentro l’area e segna di precisione alla destra di Dragowski: 3-1 e giustificata esultanza per il colombiano, da pochi giorni diventato papà. L’Atalanta viaggia sul velluto e cinque minuti dopo la ripartenza di Maehele manda al colpo di testa l’accorrente Zappacosta che colpisce la traversa. Destino segnato? Assolutamente no, perchè al 64′ una leggerezza in disimpegno libera al tiro Bourabia, che dal limite folgora in diagonale l’incolpevole Musso: 3-2.
Il finale è di rara intensità: dentro anche Ederson, Palomino e Boga per Pasalic, Scalvini e Muriel. Lo Spezia sfiora il pareggio con una discesa di Agudelo che costa un flessore a Palomino (dentro Demiral), una clamorosa traversa di Verde e un tiro alto dal limite di Shomudorov. Finisce al 94′ con un 3-2 fondamentale per tornare (provvisoriamente) in zona Champions, forti di tre successi consecutivi e di un ritrovato e intenso profumo d’Europa.